Obbligazioni – Qualche tensione sul tratto lungo della curva

Nel pomeriggio i principali listini del Vecchio Continente si muovono timidamente al rialzo, eccezion fatta per Francoforte. Oltreoceano, invece, l’apertura di Wall Street è stata negativa, in scia ai dati della scorsa chiusura, influenzata dallo stop del greggio, con i futures che scambiano di poco sotto la pari.

Le quotazioni del greggio si apprestano a chiudere in rialzo per la seconda settimana consecutiva, in prossimità dei massimi da fine 2014, mentre il presidente americano, Donald Trump,  ha additato l’Opec per l’inflazione dei prezzi del petrolio dopo che il cartello ha mostrato la volontà di restringere ulteriormente il mercato del greggio.

Come in mattinata, il T-bond non si discosta dal 2,92% con lo spread decennale Usa-Germania ancorato a 232 punti base.

Sul Forex, l’euro arretra nei confronti del dollaro portando il cambio a 1,2297.

Tornando in Europa, scarseggiano i dati macro nella seconda parte della giornata e l’attenzione è rivolta alle vicende politiche italiane. Dopo che la seconda giornata di consultazioni di ieri non ha fornito spiragli di intesa tra i 5 Stelle e i partiti del centrodestra per la formazione del nuovo governo, oggi il presidente del Senato, Maria Elisabetta Alberti Casellati, dovrà presentarsi al Colle per informare il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, sull’esito dei suoi colloqui.

Analizzando i rendimenti dei governativi europei, le uniche note di rilievo sono segnalate nel lungo periodo: infatti, i Btp e i Bund decennali salgono di 2 punti base.