Mercati USA – Il Job Report scatena un forte rimbalzo (Nasdaq +1,4%)

C’era una fervida attesa a Wall Street per la pubblicazione del dato sull’andamento del mercato del lavoro relativo al mese di settembre, termometro dell’andamento dell’economia domestica dopo un paio di dati macro precedenti assai deludenti che avevano determinato un brusco ed imprevisto sell-off degli indici.

Il report è stato meno deludente del previsto o forse il mercato era talmente pessimista che una situazione piuttosto neutrale o non così negativa ha messo le ali agli indici che hanno chiuso sui massimi intraday accelerando di ora in ora e cancellando gran parte delle perdite delle sedute di inizio settimana.

Tutti e tre i listini principali salgono delle stessa entità (+1,4%), mentre il Russell 2000 guadagna l’1,1% fermandosi ad un nulla dalla quota psicologica dei 1.500 punti.

Crollo del VIX (-11%) a quota 17,05 punti.

Il bilancio della settimana registra un calo dello 0,3% per lo S&P500 e del Dow Jones dello 0,9%, mentre il Nasdaq cresce dello 0,5 per cento.

Il rally dell’ultima seduta è stato molto esteso con tutti gli undici settori dello S&P500 in verde. In evidenza i finanziari (+1,9%) e la tecnologica (+1,7), trascinata da Apple (+2,8%) che mette a segno un nuovo record storico in scia alla notizia che la società californiana abbia chiesto ai suoi fornitori di incrementare la produzione del nuovo Iphone 11.

E’ invece passata completamente inosservata la notizia della sera precedente che HP (-9,6%) licenzierà 9.000 persone in tre anni nel corso di un nuovo piano di ristrutturazione.

Mercato obbligazionario poco mosso con la scadenza biennale che guadagna un punto base al 1,39% e quella decennale che ne perde invece due al 1,52 per cento.

Petrolio in risalita dello 0,7% a quota 52,8 dollari al barile interrompendo una serie di otto sedute negative consecutive.

Infine, sul mercato valutario il dollaro cede qualche centesimo nei confronti dell’euro chiudendo a 1.098 rispetto alla moneta unica.