Mercati Usa – Apertura poco sotto la parità, indici a -0,15%

Partenza in lieve ribasso a Wall Street, con i mercati intenti a valutare gli ultimi sviluppi sul fronte commerciale. Dopo pochi minuti di scambi, S&P 500, Dow Jones e Nasdaq cedono circa lo 0,15 percento.

Secondo le ultime indiscrezioni, gli Stati Uniti potrebbero rinviare l’introduzione di nuove tariffe sulle importazioni cinesi prevista per il 15 dicembre anche se non venisse raggiunto un accordo entro quella data.

A ciò si aggiungono le parole del vicepremier cinese Liu He, che ha dichiarato di essere “cautamente ottimista” circa la possibilità di arrivare alla fase uno dell’intesa.

Fonti di stampa riportano inoltre che Pechino ha invitato i negoziatori Usa di alto livello per un nuovo round di colloqui di persona la prossima settimana, nel tentativo di raggiungere almeno un accordo limitato

I funzionari americani sarebbero però riluttanti a mettersi in viaggio a meno che la Cina non confermi l’impegno in materia di protezione della proprietà intellettuale, trasferimenti di tecnologia forzata e acquisti di prodotti agricoli Usa.

Intanto il biglietto verde recupera terreno nei confronti delle altre valute rispetto ai minimi intraday, all’indomani della pubblicazione delle minute della Federal Reserve. Il cambio euro/dollaro viaggia a 1,107 e il dollaro/yen a 108,6.

Dai verbali dell’ultima riunione del Fomc è emerso che i membri del board sono concordi nel mettere in pausa qualsiasi intervento sui tassi di interesse, con la politica monetaria attualmente ben calibrata per supportare l’outlook di crescita moderata.

I membri della banca centrale Usa hanno inoltre discusso diverse opzioni per mantenere la stabilità sul mercato dei pronti contro termini, tra cui quella tenuta in maggior considerazione è il cosiddetto standing repo facilty.

Un meccanismo che vedrebbe la Fed intervenire in caso di necessità per fornire riserve al sistema bancario in cambio di collaterali ultra-sicuri come i Treasury.

Tra le materie prime l’oro si mantiene in area 1.470 dollari l’oncia, mentre scambiano in rialzo le quotazioni del greggio con il Brent (+1%) a 63 dollari e il Wti (+1,4%) a 57,8 dollari.

Nel comparto del reddito fisso, infine, risalgono le quotazioni dei Treasury su tutta lunghezza della curva, con il tasso sul decennale e sul biennale americani che avanzano di circa 2 punti base rispettivamente all’1,77% e all’1,6 percento.