Mercati – Cauto ottimismo su commercio e crescita, Milano in flessione (-0,3%)

Chiusura mista per le borse europee, senza una direzione precisa come gli indici statunitensi nelle prime ore di contrattazioni alla vigilia del Thanksgiving Day.

A piazza Affari il Ftse Mib, dopo aver chiuso in vetta la seduta precedente, archivia gli scambi in calo dello 0,3% a 23.485 punti. Invariato il Cac 40 di Parigi mentre il Dax di Francoforte (+0,4%), il Ftse 100 di Londra (+0,4%) e l’Ibex 35 di Madrid (+0,4%) terminano in territorio positivo. Oltreoceano, il Dow Jones è flat mentre S&P 500 (+0,2%) e Nasdaq (+0,4%) avanzano verso nuovi record storici.

L’attenzione resta prevalentemente focalizzata sulle trattative commerciali fra Stati Uniti e Cina. I colloqui telefonici degli ultimi giorni hanno favorito un avvicinamento fra le due superpotenze, come confermato sia dal ministero del Commercio cinese sia dal presidente americano Donald Trump.

I toni concilianti da ambo le parti fanno dunque ben sperare per il raggiungimento di un accordo entro fine anno, nonostante le divergenze legate alla situazione di Hong Kong. In particolare, l’obiettivo è evitare l’entrata in vigore delle nuove tariffe statunitensi, prevista per il 15 dicembre.

Intanto la guerra dei dazi continua a pesare sulla prima economia asiatica, come emerso dai dati sui profitti delle industrie cinesi, diminuiti a ottobre al ritmo più rapido degli ultimi otto mesi (-9,9%).

Negli Usa, la seconda lettura relativa al Pil del terzo trimestre ha evidenziato una crescita annualizzata del 2,1%, superiore alla prima stima (+1,9%) e al dato finale del secondo trimestre (+2%). In aumento, a sorpresa, anche gli ordini di beni durevoli (+0,6% a ottobre). I numeri su reddito e spesa personali hanno evidenziato rispettivamente una variazione nulla e un +0,3% (consensus 0,3% per entrambi). Migliori delle attese le richieste settimanali di sussidi per la disoccupazione, in calo a 213 mila unità.

In serata verrà pubblicato anche il Beige Book della Fed, mentre in Europa sono stati diffusi gli indici relativi alla fiducia dei consumatori in Francia (in aumento oltre le attese) e in Italia (in calo sotto il consensus).

Sul Forex l’euro/dollaro arretra a 1,0998 mentre il cambio fra biglietto verde e yen si apprezza a 109,38.

Tra le materie prime arretrano le quotazioni del greggio con il Brent (-1,1%) a 62,5 dollari e il Wti (-1,4%) a 57,6 dollari al barile, dopo i dati settimanali dell’Energy Information Administration che hanno evidenziato un incremento delle scorte americane.

Sull’obbligazionario lo spread Btp-Bund si amplia oltre 157 punti base con il rendimento del decennale italiano all’1,2 per cento. In mattinata il Tesoro ha collocato Bot a sei mesi per 6,5 miliardi, con rendimento negativo e pari al -0,215 per cento.

Tornando a Piazza Affari, fra le big cap, denaro su Nexi (+3,5%) e Ferragamo (+2,9%) mentre in coda al Ftse Mib scivola Cnh (-2,8%) seguita da Juventus (-2,5%) che ha annunciato un aumento di capitale da 300 milioni.