Mercati – Ottimismo su Usa-Cina, Milano positiva (+1,3%) con gli eurolistini

Le borse europee chiudono toniche e Wall Street avanza sulle indiscrezioni secondo cui Stati Uniti e Cina sarebbero vicini ad un accordo parziale sul commercio.

Il Ftse Mib termina in rialzo dell’1,3% a 23.034 mila punti, in linea con il Dax di Francoforte (+1,2%), il Cac 40 di Parigi (+1,3%) e l’Ibex 35 di Madrid (+1,4%), mentre il Ftse 100 di Londra (+0,4%) è frenato dal rafforzamento della sterlina.

Bene anche i listini americani Dow Jones (+0,8%), S&P 500 (+0,8%) e Nasdaq (+0,7%), nonostante alcuni dati macro sotto le attese.

Il focus resta concentrato prevalentemente sul commercio e sui progressi nei rapporti fra le due superpotenze, che potrebbero accordarsi prima del 15 dicembre scongiurando l’introduzione delle nuove tariffe sulle merci provenienti da Pechino.

Lo stesso Donald Trump ha ribadito che i colloqui stanno andando molto bene, nonostante ieri avesse aperto ad uno slittamento dell’intesa nel 2020, dopo le presidenziali americane.

Sullo sfondo, permangono anche le tensioni in atto su Hong Kong e Xinjiang, dopo l’approvazione da parte del Congresso statunitense di una legge che condanna la violazione dei diritti umani di alcune minoranze musulmane da parte della Cina.

Per quanto riguarda i dati macro, la stima Adp sui nuovi occupati del settore privato ha evidenziato un aumento di sole 67 mila unità, rispetto alle 135 mila attese, mentre l’ISM non manifatturiero è sceso a 53,9 punti, sotto il consensus.

In Italia, l’Istat ha previsto per il 2019 un aumento dello 0,2% del Pil in termini reali e un’accelerazione nel 2020 (+0,6%).

Sul Forex, l’euro/dollaro sale brevemente a 1,110 per poi tornare a 1,108, mentre il cambio fra biglietto verde e yen è in lieve rialzo a 108,87. Guadagna terreno la sterlina a 1,3094 dollari e a 0,8466 nei confronti dell’euro, in scia ai report che danno i Conservatori in netto vantaggio in vista delle elezioni del 12 dicembre.

Tra le materie prime avanzano le quotazioni del greggio con il Brent a 62,97 dollari (+3,5%) e il Wti a 58,16(+3,7%) dollari al barile, dopo il calo delle scorte statunitensi emerso dai dati settimanali dell’Energy Information Administration.

Sull’obbligazionario, il rendimento del Btp si attesta all’1,28% e lo spread con il Bund a 160 punti (fonte Bloomberg).

Tornando a Piazza Affari, sul Ftse Mib gli acquisti premiano Buzzi (+3,45%), Banco Bpm (+3%) e Juventus (+2,9%). Ben intonate in generale le banche, grazie al miglioramento dell’outlook (da negativo a stabile) da parte di Moody’s. Denaro su Atlantia (+2,4%), su cui JP Morgan ha alzato la raccomandazione a overweight (da neutral) confermando il target price a 25 euro, mentre arretra lievemente Nexi (-0,4%).