Mercati – Proseguono in rialzo, Piazza Affari si allinea (+1%)

Dopo l’avvio positivo di Wall Street gli eurolistini conservano i guadagni della mattinata, sostenuti dalle rinnovate speranze per un accordo fra Usa e Cina.

A Piazza Affari il Ftse Mib guadagna l’1% riportandosi a ridosso dei 23 mila punti, in linea con il Dax di Francoforte (+1 %), il Cac 40 di Parigi (+1,3%) e l’Ibex 35 di Madrid (+1,2%), mentre il Ftse 100 di Londra (+0,2%) è frenato dal rafforzamento della sterlina.

In rialzo anche Dow Jones (+0,6%), S&P 500 (+0,5%) e Nasdaq (+0,5%), nonostante la stima Adp sui nuovi occupati del settore privato abbia evidenziato un aumento di sole 67 mila unità, rispetto alle 135 mila attese.

Il focus resta concentrato prevalentemente sul commercio e sui progressi nei rapporti fra le due superpotenze, che potrebbero portare ad un’intesa parziale prima di metà dicembre e dell’entrata in vigore dei nuovi dazi americani.

Il tutto nonostante le dichiarazioni Trump su un possibile slittamento dell’accordo al 2020 e le tensioni in atto su Hong Kong e Xinjiang, dopo l’approvazione da parte del Congresso statunitense di una legge che condanna la violazione dei diritti umani di alcune minoranze musulmane da parte della Cina.

Dall’agenda macroeconomica, in attesa dell’ISM non manifatturiero americano, sono giunti i dati finali di novembre sugli indici Pmi servizi e composito delle principali economie europee. Sopra le attese gli indicatori relativi all’Eurozona, mentre in Italia l’indice composito ha segnalato una lieve contrazione a novembre. Intanto l’Istat ha previsto per il 2019 un aumento dello 0,2% del Pil in termini reali e un’accelerazione nel 2020 (+0,6%).

Sul Forex, l’euro/dollaro risale a 1,110, mentre il cambio fra biglietto verde e yen è in lieve rialzo a 108,72. Guadagna terreno la sterlina a 1,309 dollari e a 0,848 nei confronti dell’euro, in scia ai report che danno i Conservatori in netto vantaggio in vista delle elezioni del 12 dicembre.

Tra le materie prime avanzano le quotazioni del greggio con il Brent a 62,7 dollari (+3%) e il Wti a 57,8 (+3,1%) dollari al barile, in attesa dei dati settimanali dell’Energy Information Administration sulle scorte statunitensi.

Poco mossi i rendimenti dei titoli di Stato, con il Btp all’1,27% e lo spread stabile a 160 punti (fonte Bloomberg).

Tornando a Piazza Affari, sul Ftse Mib gli acquisti premiano Juventus (+2,6%), Buzzi (+2,4%), Stm (+2,2%) e Leonardo (+2,2%). Ben intonate le banche, grazie al miglioramento dell’outlook (da negativo a stabile) da parte di Moody’s. Denaro su Atlantia (+1,8%), su cui JP Morgan ha alzato la raccomandazione a overweight (da neutral) confermando il target price a 25 euro, mentre arretra lievemente Nexi (-0,6%).