Obbligazioni – Il Buyback del Tesoro alleggerisce i Btp

Nell’ultima frazione della settimana i principali listini europei rafforzano i guadagni della mattina, con l’Ibex di Madrid in risalto a +1,5%, beneficiando dei rialzi sui futures sull’azionario Usa dopo la diffusione del Job Report di novembre migliore delle attese.

Lo scorso mese, l’economia Usa ha creato 266 mila nuovi posti di lavoro, ben al di sopra dei 186 mila previsti dal consensus. In calo quindi il tasso di disoccupazione al 3,5% dal 3,6% del mese precedente, mentre il salario medio orario è aumentato leggermente meno delle attese segnando un +0,2% su base mensile (+0,3% il consensus) dal +0,4% di ottobre.

Resta comunque il focus sulle trattative commerciali tra Stati Uniti e Cina, dopo i segnali distensivi degli ultimi giorni, quando il presidente americano aveva dichiarato il buon andamento dei colloqui. A ciò si aggiunga la notizia che la Cina eliminerà alcuni dazi sulle importazioni di soia e carne di maiale dagli Stati Uniti.

Spostandosi in Italia, nella nota mensile relativa a novembre, l’Istat ha confermato la fase di debolezza dell’economia italiana. In settimana, ricordiamo, l’Istituto ha rivisto al ribasso la stima di crescita del Pil per il 2019, a +0,2% dallo 0,3% stimato lo scorso maggio.

Sull’obbligazionario, oggi il Tesoro ha perfezionato la quarta operazione di buyback dell’anno, raccogliendo 4,023 miliardi, tra Btp Ctz e Ccteu, a fronte degli oltre 6 miliardi offerti dagli operatori specializzati cui era rivolta l’operazione.

Ne beneficiano nel complesso i rendimenti dei Btp con cali compresi tra 3 e 5 centesimi. In particolare, il decennale si colloca al momento all’1,43 per cento, non imprimendo tuttavia allo spread un’accelerazione sufficiente da spingerlo sotto la soglia dei 170 punti base, stante l’invarianza del Bund.

Di contro, oltreoceano, il T-Bond decennale vede il proprio rendimento in rialzo di una manciata di centesimi, ora all’1,85%, mentre l’euro/dollaro viaggia poco mosso in area 1,11.