Mercati – Bene Milano (+1%) e UE con tregua Usa-Cina, sterlina vola su vittoria Johnson

Mattinata all’insegna degli acquisti per le borse europee, in linea con i futures di Wall Street, in attesa dell’ufficializzazione dell’accordo di fase uno tra Stati Uniti e Cina e dopo le elezioni nel Regno Unito che hanno visto una netta vittoria del premier Boris Johnson.

A Milano il Ftse Mib guadagna l’1% in area 23.620 punti, leggermente arretrato rispetto al Dax di Francoforte (+1,5%), il Ftse 100 di Londra (+1,8%), il Cac 40 di Parigi (+1,3%) e l’Ibex 35 di Madrid (+1,7%). In rialzo di circa mezzo punto percentuale i derivati su Dow Jones, S&P 500 e Nasdaq.

Washington e Pechino dovrebbero annunciare in giornata un accordo che consentirà di evitare l’entrata in vigore dei nuovi dazi americani su 156 miliardi di dollari di prodotti cinesi previsti a partire dal 15 dicembre.

Secondo fonti di stampa, l’amministrazione Trump avrebbe offerto anche una riduzione fino al 50% dei dazi in vigore su 360 miliardi di dollari di importazioni dalla Cina, in cambio di acquisti di beni agricoli americani per 50 miliardi di dollari nel 2020.

Dalle urne britanniche, invece, è emersa una maggioranza assoluta del partito Conservatore di Johnson, che ora potrà condurre in porto la Brexit entro il 31 gennaio.

Dinamica che ha fatto scattare la sterlina a 1,34 dollari e a 0,834 nei confronti dell’euro, mentre il cambio fra moneta unica e biglietto verde si rafforza a 1,118. La rinnovata propensione al rischio allontana invece gli acquisti dai beni rifugio come lo yen, permettendo al cambio con il dollaro di risalire a 109,7.

Tra le materie prime l’oro si attesta a 1.471 dollari l’oncia, sostenuto dal deprezzamento della valuta americana nonostante il venir meno dell’avversione al rischio che generalmente spinge gli acquisti sui metalli preziosi.

Avanzano anche le quotazioni del greggio in scia alla prospettiva di un accordo tra Stati Uniti e Cina, con il Brent (+1,3%) a 65,0 dollari e il Wti (+1,2%) a 59,9 dollari.

Lo spread Btp-Bund si riduce a 155 punti base con il rendimento del decennale italiano poco mosso all’1,31%, parzialmente in controtendenza con gli altri titoli di Stato.

Tornando a Piazza Affari, gli acquisti premiano soprattutto Cnh (+4%), Juventus (+3%), Stm (+2,7%) e Fca (+2,4%). In ribasso invece Amplifon (-1,7%) e Diasorin (-1,4%).