Mercati – Proseguono poco mossi dopo avvio Wall Street

Frazionali rialzi per le borse europee, ad eccezione di Francoforte, in linea con la partenza dei listini a stelle e strisce.

Il Ftse Mib guadagna un modesto 0,1% a 23.660 punti, mediamente in linea con il Ftse 100 di Londra (+0,2%), il Cac 40 di Parigi (+0,1%) e l’Ibex 35 di Madrid (+0,3%), mentre il Dax perde lo 0,3 per cento.

Oltreoceano, avvio lievemente positivo per Dow Jones (+0,1%), S&P 500 (flat) e Nasdaq (+0,1%).

Esaurita la spinta derivante dall’accordo tra Usa e Cina, l’azionario è in cerca di nuovi spunti per ritoccare ulteriormente i massimi storici toccati negli ultimi giorni.

Gli investitori attendono dettagli sul deal fra le due superpotenze, che dovrebbe essere firmato a gennaio. Intanto, sul fronte politico, focus sul voto della Camera statunitense in merito alla procedura di impeachment nei confronti di Donald Trump.

Dall’agenda macro sono giunti i dati di novembre sull’inflazione dell’eurozona, confermata in rialzo all’1%, oltre all’indice IFO che ha evidenziato un miglioramento oltre le attese della fiducia delle aziende tedesche (96,3 punti), delle aspettative di business (93,8 punti) e della valutazione sulla situazione corrente (98,8 punti).

Sul Forex arretra ancora la sterlina, a 1,308 dollari e a 0,85 nei confronti dell’euro, in scia al tentativo del premier britannico Boris Johnson di bloccare l’estensione del processo di transizione oltre il 2020. Mossa che potrebbe complicare le trattative con l’UE e portare ad un’uscita senza intesa. Euro in calo a 1,112 dollari mentre il cambio fra biglietto verde e yen risale a 109,55.

Tra le materie prime perdono terreno sia l’oro, a 1.475 dollari l’oncia, sia le quotazioni del greggio con il Brent (-0,65%) a 65,7 dollari e il Wti (-0,8%) a 60,4 dollari, in attesa dell’uscita dei dati settimanali dell’Energy Information Administration sulle scorte americane.

Sull’obbligazionario, infine, lo spread Btp-Bund si attesta a 156 punti base, con il rendimento del decennale italiano in risalita, in linea con quelli degli altri titoli di Stato, all’1,3 per cento.

Tornando a Piazza Affari, gli acquisti premiano Poste Italiane (+1,3%), Exor (+0,9%), Recordati (+0,9%) ed Eni (+0,8%), mentre in coda al Ftse Mib si collocano Stm (-1,5%) e Nexi (-2,4%).

Poco mossa Fca (+0,2%), che ha raggiunto l’accordo per la fusione con Psa, operazione da cui nascerà il quarto costruttore automobilistico al mondo.