Mercati – Piazza Affari la migliore (+0,7%) con acquisti su Atlantia

Mattinata poco mossa per i listini azionari del Vecchio Continente, dopo le vendite della seduta precedente. A Milano il Ftse Mib rimbalza dello 0,7% a 23.580 punti, seguito dall’Ibex 35 di Madrid (+0,4%), Cac 40 di Parigi (+0,2%), il Ftse 100 di Londra (+0,2%) e il Dax di Francoforte (-0,1%). Leggermente in rialzo anche i futures sugli indici di Wall Street, reduci da variazioni negative oltre l’1,5 per cento.

La diffusione del coronavirus cinese e il suo potenziale impatto sull’economia continuano a preoccupare gli investitori, mentre la Cina ha predisposto un blocco dei viaggi verso Hong Kong nel tentativo di limitare il contagio.

Nei prossimi giorni il focus si sposterà sulla riunione della Fed, che prende il via oggi e si concluderà domani, oltre che sul meeting della BoE, nella settimana che porterà all’uscita del Regno Unito dall’Unione Europea. Dall’istituto americano si attendono dettagli sulle previsioni per il 2020, mentre a Londra si guarderà con particolare attenzione alla decisione sui tassi, dopo gli ultimi commenti di alcuni membri a favore di un taglio del costo del denaro.

Attenzione anche alle trimestrali di alcuni colossi a stelle e strisce, fra cui spicca Apple in uscita questa sera.

Movimenti contenuti sul Forex, con l’euro/dollaro fermo a 1,102 e il cambio tra biglietto verde e yen a 108,8, mentre arretra leggermente la sterlina a 1,302 dollari.

Tra le materie prime frena l’oro dopo il balzo di ieri attestandosi a 1.579 dollari l’oncia, mentre sono ancora in lieve ribasso le quotazioni del greggio dopo il crollo degli ultimi giorni con il Brent (-0,4%) a 59,3 dollari e il Wti (-0,1%) a 53,1 dollari.

Sull’obbligazionario, lo spread Btp-Bund è ancora in calo a 138 punti base, con il rendimento del decennale italiano sotto l’1 per cento.

Tornando a Piazza Affari, avanza Atlantia (+2,3%) sostenuta dalle minori possibilità di revoca della concessione alla luce delle elezioni che hanno visto un ridimensionamento dei 5 Stelle. In evidenza le utilities, fra cui spicca Hera (+2,2%). Bene anche Fineco (+2,1%), mentre in coda al Ftse Mib scivola Exor (-1,4%).