Mercati – Ancora timori per il virus, Milano a -0,6%

Le borse europee mantengono un andamento debole e i futures sugli indici di Wall Street viaggiano in frazionale ribasso, con gli investitori focalizzati sulla diffusione del coronavirus e su alcuni risultati societari sotto le attese.

A Piazza Affari il Ftse Mib arretra dello 0,6% a 25.330 punti, negativo come l’Ibex 35 di Madrid (-0,7%). Poco sotto la parità il Dax di Francoforte (-0,15%), il Cac 40 di Parigi (-0,1%) e il Ftse 100 di Londra (-0,1%). In flessione i derivati sugli indici Dow Jones, S&P 500 e Nasdaq, dopo la chiusura su nuovi massimi della seduta precedente.

Nonostante i segnali di rallentamento in Cina, preoccupa la diffusione dell’epidemia negli altri Paesi, dopo i due decessi in Giappone e la prima vittima in Sud Corea.

Ad appesantire il sentiment, in Europa, contribuiscono anche alcune trimestrali sottotono, come quelle della belga Anheuser-Busch InBev, della francese Axa e della spagnola Telefonica. Inoltre, a causa del virus, il colosso danese dello shipping Maersk ha annunciato che il 2020 sarà affetto da considerevoli incertezze, mentre Air France-Klm ha abbassato la guidance sugli utili.

Dinamiche parzialmente bilanciate dalle nuove misure varate da Pechino per contenere il virus. In particolare, la banca popolare cinese ha abbassato il Loan prime rate a un anno di 10 punti base, dal 4,15% al 4,05%, mentre il tasso a cinque anni è stato tagliato di 5 punti base, dal 4,80% a 4,75 per cento.

Sul Forex il biglietto verde continua a rafforzarsi nei confronti delle altre valute, con il cambio dollaro/yen balzato a 112,1 e l’euro/dollaro stabile poco sotto quota 1,08 in attesa delle minute della Bce. In ribasso la sterlina a 1,288 sul dollaro.

Tra le materie prime viaggiano poco mosse le quotazioni del greggio con il Brent (-0,1%) a 59,1 dollari e il Wti (+0,2%) a 53,6 dollari, in attesa dell’uscita questo pomeriggio dei dati settimanali dell’Energy Information Administration sulle scorte statunitensi. L’oro invece si mantiene sui massimi dal 2013 in area 1.610 dollari l’oncia.

Sull’obbligazionario, lo spread Btp-Bund riparte in area 135 punti base, con il rendimento del decennale italiano allo 0,93 per cento.

Tornando a Piazza Affari avanzano Nexi (+3,1%), Banco Bpm (+2,3%) e Bper (+1,9%). In rosso Atlantia (-3,3%) sui rinnovati timori di revoca della concessione ad Aspi dopo l’approvazione alla Camera del decreto Milleproroghe.