Mercati Usa – Apertura in forte calo, giù Microsoft dopo warning

Partenza ancora in rosso a Wall Street, che prosegue la discesa degli ultimi giorni innescata dal diffondersi del coronavirus fuori dalla Cina. Dopo pochi minuti di scambi, il Dow Jones cede l’1,9%, lo S&P 500 il 2,2% e il Nasdaq il 2,8 per cento.

Microsoft perde il 4% in avvio, dopo essersi aggiunta al gruppo di società che hanno messo in guardia circa l’impatto del virus sulla supply chain, emettendo un warning sulle vendite dopo quello di Apple degli scorsi giorni.

I mercati continuano a essere appesantiti dai timori legati al propagarsi dell’epidemia, mentre le autorità americane hanno riscontrato il primo caso di contagio senza connessioni con viaggi all’estero o altri pazienti.

Il presidente Usa Donald Trump ha dichiarato che il rischio coronavirus negli Stati Uniti è ancora molto basso affidando al vicepresidente Mike Pence il team costituito per rispondere alla crisi sanitaria.

Intanto, Bank of America ha tagliato la stima di crescita per l’economia globale a causa del coronavirus dal 3,2% al 2,8%, abbassando le previsioni sotto la soglia del 3% per la prima volta dalla crisi finanziaria del 2009.

Si attendono ora le risposte delle banche centrali, con gli investitori che hanno aumentato le aspettative che la Federal Reserve tagli i tassi di interesse per contenere l’impatto dell’epidemia.

Prospettiva che indebolisce il biglietto verde nei confronti delle altre valute, mentre prosegue la discesa dei rendimenti dei Treasury che continuano a registrare nuovi minimi.

In particolare, il cambio euro/dollaro risale a 1,097 e il dollaro/yen torna sotto quota 110, mentre il tasso sul T-bond arretra di circa 7 punti base all’1,26% e quello sulla scadenza biennale di circa 9 punti base all’1,07 per cento.

Tra le materie prime, infine, ancora in forte calo le quotazioni del greggio crollate sui minimi da oltre un anno con il Brent (-4%) a 51,3 dollari e il Wti (-4,6%) a 46,7 dollari, mentre l’oro si mantiene in area 1.650 dollari l’oncia.