Mercati – Europa ancora in rosso, Milano a -6,1% e spread Btp-Bund a 261 bp

Altra seduta caratterizzata da forti ribassi per le borse europee e per Wall Street, nonostante le misure delle banche centrali per contrastare il coronavirus.

A Piazza Affari il Ftse Mib chiude in calo del 6,1% a 14.980 punti, mediamente in linea con il Ftse 100 di Londra (-4,7%), il Dax di Francoforte (-5,3%), il Cac 40 di Parigi (-5,8%) e l’Ibex 35 di Madrid (-8,3%).

Oltreoceano, arretrano anche per Dow Jones (-8%), S&P 500 (-7,4%) e Nasdaq (-7,2%) dopo la sospensione iniziale di 15 minuti causata dalla discesa di oltre 8 punti percentuali del secondo indice in avvio.

Gli sforzi per stabilizzare i mercati e le ingenti iniezioni di liquidità delle banche centrali non hanno mitigato il sentiment degli operatori, che continuano a temere gli effetti dell’epidemia sulla crescita globale e a giudicare insufficienti le risposte delle autorità monetarie.

Ieri la Federal Reserve ha abbassato i tassi di interesse di un punto percentuale a 0-0,25% e ha annunciato un nuovo Quantitative easing da 700 miliardi di dollari, mentre la Bank of Japan si è impegnata a raddoppiare la sottoscrizione dei titoli a rischio più elevato come i fondi Etf, ha creato un nuovo programma di finanziamenti agevolati a sostegno del credito alle piccole e medie imprese e aumentato gli acquisti di titoli commerciali ed emissioni corporate. Anche il Fondo Monetario Internazionale si è detto pronto a mobilitare mille miliardi di dollari in prestiti.

Tutto ciò, però, è oscurato dalle continue cattive notizie provenienti dalle società e dalle necessarie limitazioni imposte dai vari Paesi sui propri confini per ridurre i contagi. In particolare, Ryanair non ha escluso uno stop di tutta la flotta aerea da aprile-maggio, mentre Nike ed Apple hanno annunciato la chiusura di diversi punti vendita.

Preoccupano anche i dati macro a livello internazionale. In Cina, nei primi due mesi dell’anno, è emerso un crollo delle vendite al dettaglio (-20,5%) e della produzione industriale (-13,5%) mentre negli Usa l’indice sulla fiducia manifatturiera dello stato di New York a marzo è crollato a -21,5 punti dai 12,9 di febbraio.

Sul Forex, l’euro/dollaro si apprezza a 1,114 mentre il cambio fra biglietto verde e yen risale scende nuovamente a 105,9.

Tra le materie prime l’oro resta volatile a 1.510 dollari l’oncia, così come le quotazioni del greggio con il Brent (-11,3%) a 30 dollari e il Wti (-8%) a 29,5 dollari.

Sull’obbligazionario torna a impennarsi lo spread Btp-Bund, in rialzo di 28 punti base a 261 bp con il rendimento del decennale italiano al 2,15% dopo l’approvazione del decreto “Cura Italia” da 25 miliardi.

Pioggia di vendite fra i titoli del Ftse Mib, in particolare Fca (-17%) e Mediobanca (-15,1%) mentre Ferragamo viaggia in controtendenza (+0,7%).