Obbligazioni – Proseguono le vendite sui benchmark europei

Gli operatori sembrano continuare a non recepire segnali di conforto in merito a una prossima risoluzione dell’emergenza coronavirus, non solo dal punto di vista sanitario ma anche sotto il non trascurabile profilo economico, rimanendo perplessi sulle misure messe in campo da Governi e banche centrali.

Intanto i principali listini continentali, ancora volatili, scambiano tutti in territorio negativo, ad eccezione dell’Ibex 35 (+1,2%) e con il Ftse Mib che tenta di resistere a -0,3 per cento.

Le preoccupazioni dei mercati in relazione agli effetti negativi dell’epidemia trovano supporto anche nelle stime annunciate ieri da Goldman Sachs. La banca d’affari ha abbassato infatti previsioni di crescita degli Stati Uniti sul primo trimestre allo 0% dal precedente +0,7% e si attende un calo del 5% nel secondo trimestre. La previsione sul Pil Usa per l’intero 2020 si attesta quindi al + 0,4 per cento.

Ad alimentare ulteriormente le incertezze, anche le parole giunte da Washington secondo cui l’impatto sull’economia dell’epidemia di coronavirus potrebbe protrarsi oltre l’estate, nonostante le misure messe in campo dai governi.

Tra gli ultimi interventi annunciati dalle autorità per affrontare l’attuale emergenza, quelli fiscali per un ammontare pari all’1% del Pil nel 2020 decisi dall’Eurogruppo, che si è detto pronto anche ad altre misure.

Tornando all’Italia, mentre il Governo ha in cantiere un secondo decreto per aprile, che seguirebbe il decreto Cura Italia, che mette in campo misure di sostegno per 25 miliardi, continuano le vendite sui Btp, come d’altronde sugli altri benchmark europei, con il decennale tricolore che rende il 2,36% (+17 bp). Continua anche la risalita dello spread vs Bund che si riporta verso quota 280 punti (+11 bp).

Al di là dell’Atlantico il tasso del T-Bond si fissa allo 0,79% (+5 bp) mentre sul forex il cambio euro/dollaro scivola in area 1,10.