Mercati Asiatici – Le banche centrali non fermano le vendite

Altra seduta in rosso per i mercati asiatici dopo le vendite in Europa e Usa nonostante gli interventi delle banche centrali.

Ieri la Banca Centrale Europea ha annunciato nuovi stimoli e l’acquisto di 750 miliardi di bond degli stati dell’unione durante il 2020 per contrastare la crisi dovuta alla pandemia.

Le mosse dell’istituto europeo arrivano dopo quelle della Fed che ha aperto una linea di credito commerciale per le imprese già utilizzata nel corso della crisi del 2008.

Nel frattempo Trump sta predisponendo un piano di aiuti fino a 1.200 miliardi di dollari senza il quale la disoccupazione negli Stati Uniti potrebbe impennarsi al 20 per cento.

Settimana prossima invece si riunirà la Bank of England, pronta ad immettere quantità illimitate di denaro nell’economia attraverso i commercial papers.

Tra le materie prime rimbalza il greggio dopo il crollo di ieri con il Brent a +5,39% a 26,22 dollari e il Wti a +13,4% a 23,1 dollari.

Continua a ritracciare l’oro che perde lo 0,56% a 1.477 dollari l’oncia.

Cosi in Cina gli indici viaggiano contrastati, con Shanghai a -1,1% e Shenzen sulla parità. Più marcate le vendite a Hong Kong che perde il 2,5%.

In Giappone il Nikkei evidenzia un calo dell’1% mentre il Topix avanza dell’1%.

Le perdite in Asia seguono le vendite di Wall Street dove il Dow Jones ha chiuso a -6,3%, l’S&P500 a -5,18% e il Nasdaq a -4,7%.