Mercati – Partenza contrastata, bene Milano (+2,6%) con calo spread dopo mossa Bce

Avvio a due velocità per i listini del Vecchio continente, dopo il potenziamento del quantitative easing da parte della Bce.

Dopo pochi minuti di scambi il Ftse Mib avanza del 2,6% risalendo oltre 15.500 punti, seguito dall’Ibex 35 di Madrid (+1,6%) e il Cac 40 di Parigi (+1,2%), mentre restano deboli il Dax di Francoforte (-0,9%) e il Ftse 100 di Londra (-1%).

L’Eurotower ha annunciato un programma extra di acquisti di bond dal valore di 750 miliardi almeno fino a fine anno per far fronte all’impatto economico determinato dall’emergenza coronavirus.

Il piano permette di acquistare titoli del settore pubblico e privato, estende l’ammissibilità degli asset e si somma al QE da 20 miliardi al mese già rafforzato di 120 miliardi nella riunione della scorsa settimana.

Sul Forex l’euro/dollaro resta in area 1,085, il dollaro/yen si apprezza ulteriormente a quota 109,1 e la sterlina arretra ancora a 1,15 nei confronti del biglietto verde.

Rimbalzano le quotazioni del petrolio, con il Brent (+6,3%) a 26,5 dollari e il Wti (+12,2%) a 23,4 dollari al barile, dopo il crollo di ieri innescato dai timori per una recessione e dallo scontro fra Arabia Saudita e Russia, con la prima che ha promesso di mantenere la produzione ad un livello record (12,3 milioni di barili al giorno) nei prossimi mesi. Oro in calo a 1.487 dollari l’oncia.

Sull’obbligazionario, lo spread Btp-Bund crolla di quasi 80 punti a 187 bp, con il rendimento del decennale italiano che torna all’1,51%, grazie al provvedimento d’emergenza della Bce.

A Piazza Affari, ancora acquisti su Telecom Italia (+7,4%) seguita da Amplifon (+6,3%) e Poste Italiane (+6,2%). Bene Snam (+4,9%) dopo la pubblicazione dei conti del 2019. In controtendenza Cnh (-1%).