Mercati – Seconda seduta in rialzo su ottimismo stimoli, Milano a +1,7%

Altra chiusura positiva per i listini del Vecchio continente, al termine di una giornata piuttosto volatile. Ben impostata anche Wall Street per realizzare la seconda seduta consecutiva in rialzo per la prima volta da circa un mese.

A Piazza Affari il Ftse Mib archivia gli scambi con un guadagno dell’1,7% a 17.243 punti. Ben intonati anche il Cac 40 di Parigi (+4,5%), il Ftse 100 di Londra (+3,5%), l’Ibex 35 di Madrid (+2,7%) e il Dax di Francoforte (+1,7%).

Oltreoceano, avanzano Dow Jones (+5%), S&P500 (+3,1%) e Nasdaq (+1,7%), spinti già ieri dall’intesa fra Casa Bianca e Congresso sul pacchetto di stimoli da 2.000 miliardi di dollari per fronteggiare l’impatto del coronavirus.

Il presidente della Fed di St. Louis, James Bullard, ha comunque affermato di aspettarsi un incremento delle richieste di disoccupazione e ha chiarito che gli Stati Uniti non riprenderanno una vita normale fino a quando le persone non saranno al sicuro, dopo le polemiche innescate da alcune dichiarazioni di Trump.

Inoltre, i dati macroeconomici emersi ieri hanno evidenziato una contrazione record del settore manifatturiero e dei servizi, a dimostrazione del fatto che l’epidemia avrà comunque un impatto significativo nonostante gli stimoli in rampa di lancio.

In attesa di sviluppi in questo senso anche dall’Europa, gli operatori continuano a monitorare la diffusione del Covid-19, che ha superato i 400.000 contagi nel mondo. È probabile che l’incertezza resti elevata fino a quando l’epidemia raggiungerà il picco, cosa che in Italia potrebbe verificarsi la prossima settimana secondo l’Organizzazione Mondiale della Sanità.

Intanto anche la Germania è corsa ai ripari, dichiarando lo stato di emergenza per sbloccare un pacchetto di stimoli in grado di attutire gli effetti della crisi, in attesa del voto finale del parlamento previsto per venerdì.

Dall’agenda macro è giunto il dato finale sull’indice Ifo di marzo, che ha evidenziato un peggioramento della fiducia delle aziende tedesche più marcato rispetto alle stime preliminari, scendendo a 86,1 punti (87,7 punti la prima lettura, da 96,0 di febbraio).

Negli Usa, invece, le richieste settimanali di ipoteche sono scese del 29,4% al 20 marzo mentre a febbraio gli ordini di beni durevoli sono aumentati inaspettatamente dell’1,2% su base mensile.

Sul Forex il cambio euro/dollaro risale 1,084 mentre il dollaro/yen si apprezza lievemente a 111,5.

Tra le materie prime l’oro si stabilizza a 1.615 dollari l’oncia. Risalgono dai minimi intraday le quotazioni del greggio con il Brent (-0,4%) a 27 dollari e il Wti (+1,7%) a 24,4 dollari dopo l’incremento inferiore alle attese delle scorte settimanali di petrolio negli Stati Uniti emerso dai dati dell’Energy Information Administration.

Sull’obbligazionario, lo spread Btp-Bund scende a 182 punti base, con il rendimento del decennale italiano all’1,54%.

Per quanto riguarda il Ftse Mib, gli acquisti premiano soprattutto Leonardo (+11,2%) e Azimut (+9,3%) mentre arretra Pirelli (-3,8%).