Mercati Asiatici – L’effetto coronavirus pesa sulle Borse

Seduta debole per i mercati asiatici con la pandemia che non si ferma e con molti paesi che aumentano le misure di lockdown.

La settimana inizia quindi sotto un segno negativo dopo la chiusura in rosso venerdì di Wall Street nonostante la firma del presidente Donald Trump al piano da 2.000 miliardi di dollari.

Nel frattempo i contagi negli Stati Uniti hanno superato quelli di Italia e Cina arrivando a 142.637, con gli infetti in tutto il mondo che hanno raggiunto quota 723.124 e 33.986 decessi.

L’impatto della pandemia sugli utili societari, vero driver dell’andamento degli indici, rimane ancora incerto mentre gli analisti aspettano le revisioni sulle previsioni da parte delle società quotate.

All’inizio dell’anno gli operatori si aspettavano una crescita degli utili delle società dell’S&P500 fra gennaio e marzo del 4,4% mentre adesso è atteso un calo del 4,1%.

Tra le materie prima in forte calo le quotazioni del greggio con il Brent a -5,74% a 23,5 dollari e il Wti a -4,23% a 20,6 dollari al barile.

Il calo anche l’oro a 1.615 dollari l’oncia.

L’incertezza pesa sui listini cinesi con Shanghai a -0,6% e Shenzen a -1,6%. Sotto la parità anche Hong Kong a -0,2%.

Più pesanti le vendite in Giappone con il Nikkei a -2,3% e il Topix a -2,2%.

Il tutto dopo le pesanti vendite che hanno colpito venerdì Wall Street con l’S&P500 a -3,37%, il Nasdaq a -3,79% e il Dow Jones a -4,06%.