Mercati Usa – Il nuovo trimestre parte in netto calo

Wall Street riprende a scendere in attesa di verificare l’impatto negativo del “lockdown” sull’economia interna.

Dopo una partenza negativa ed un lieve rimbalzo, in concomitanza con la chiusura dei listini europei, gli indici americani riprendono a scendere. I tre listini principali sfiorano tutti una perdita del cinque per cento per poi allinearsi nella caduta ad una discesa del -4,4%.

Ben peggiore la caduta del Russell 2000 (-6%) che lascia sul terreno il sei per cento scendendo al di sotto di quota 1.100 punti e dimezzando il rimbalzo delle cinque giornate precedenti. Anche il Dow Jones è scivolato sotto quota 21.000 punti e lo S&P500 non è riuscito a tenere la soglia dei 2.500.

Il nervosismo del mercato si è accentuato in attesa di conoscere i dati sull’occupazione americana in uscita tra oggi e domani. I disoccupati settimanali potrebbero superare la soglia dei cinque milioni di unità dopo il balzo imprevisto della scorsa settimana oltre i 3,3 milioni di persone.

In aggiunta, Trump ha affermato che gli Stati Uniti stanno per fronteggiare due settimane molto delicate per il futuro del Paese, una dichiarazione inusuale per un super ottimista sul profilo economico.

Tutti gli undici settori dello S&P500 hanno chiuso ieri in rosso con l’immobiliare, utilities, energia e finanziari che hanno tutti perso oltre il cinque per cento.

Mercato obbligazionario con rendimenti ancora in discesa ed il Tbond che cede sette punti base allo 0,61%.

Petrolio che buca intraday la soglia dei venti dollari al barile ma poi rimbalza decisamente sul dato delle scorte settimanali mai così elevato da diversi anni. Il WTI chiude in crescita del 3,5% a quota $20,8 e prosegue la risalita nella mattinata asiatica (+3%) a quota $21,4.

Sul mercato valutario, dollaro in risalita a 1,093 sulla moneta unica.