Mercati – Europa contrastata, Milano chiude a -0,2% nonostante recupero nel finale

Chiusura debole per le borse europee, che riducono le perdite nell’ultima parte della seduta in scia all’andamento positivo di Wall Street.

A Piazza Affari il Ftse Mib termina in flessione dello 0,2% a 17.380 punti. Poco mossi anche il Dax di Francoforte (-0,2%) e il Cac 40 di Parigi (+0,1%), più arretrati il Ftse 100 di Londra (-0,9%) e l’Ibex 35 di Madrid (-0,9%).

Oltreoceano, guadagnano terreno Dow Jones (+2,5%), S&P 500 (+2,4%) e Nasdaq (+2,1%), sostenuti dalle aspettative di nuovi stimoli e di una prossima graduale riapertura delle attività, laddove si registri un rallentamento nella diffusione del coronavirus.

Nell’Eurozona si attende ancora una risposta coordinata alla crisi dopo il nulla di fatto nella riunione di ieri dell’Eurogruppo. Le discussioni sugli strumenti da adottare per contrastare gli effetti economici della pandemia riprenderanno domani, ma permangono contrasti sull’utilizzo del Mes e sugli eurobond e si teme che gli stimoli possano arrivare troppo tardi o risultare insufficienti.

Negli Usa, l’amministrazione Trump lavora ad un nuovo pacchetto di aiuti da 250 miliardi di dollari a favore delle piccole aziende, mentre la prossima settimana inizierà la stagione delle trimestrali, con l’attenzione rivolta soprattutto alle previsioni per i prossimi mesi.

Intanto l’Organizzazione mondiale del commercio stima per il 2020 una contrazione degli scambi commerciali mai sperimentata nel dopoguerra, con un calo del 13% nello scenario ottimistico o del 32% nella peggiore ipotesi, seguito rispettivamente da un recupero del 21% o del 24% nel 2021. Nel primo caso Pil subirebbe una riduzione del 2,5% nel 2020 per poi crescere del 7,4% nel 2021, mentre nello scenario pessimistico la contrazione raggiungerebbe l’8,8% con una successiva espansione limitata al 5,9 per cento.

Sul Forex l’euro/dollaro è poco mosso a 1,087, così come il cambio fra biglietto verde e yen a 108,7.

Tra le materie prime rifiatano le quotazioni del greggio con il Brent (+1,4%) a 32,3 dollari e il Wti (+3,5%) a 24,5 dollari, sulle speranze di un’intesa per tagliare la produzione nel vertice Opec+ in programma domani.

Sull’obbligazionario, lo spread Btp-Bund si attesta a 194 punti base dopo aver superato in mattinata quota 200 bp, con il rendimento del decennale italiano all’1,64 per cento.

A Piazza Affari, tra le big cap, spiccano Banca Generali (+8,5%) e Azimut (+7,2%) mentre Bper (-4,9%) chiude in coda al Ftse Mib.