Mercati – Piazza Affari (+2%) tonica con il Vecchio Continente

Procede in rialzo la seduta delle borse continentali, in linea con l’avvio positivo di Wall Street. I mercati beneficiano dei segnali di rallentamento dell’epidemia di coronavirus e dei tentativi di riaprire le attività da parte dei governi, in vista di eventuali nuovi stimoli dalle banche centrali.

A Piazza Affari il Ftse Mib guadagna il 2% in area 17.200 punti, ben intonato come il Dax di Francoforte (+2,1%). Seguono il Cac 40 di Parigi (+1,4%), l’Ibex 35 di Madrid (+0,9%) e il Ftse 100 di Londra (+0,9%).

Oltreoceano, partenza sopra la parità per il Dow Jones (+0,4%), lo S&P500 (+0,7%) e il Nasdaq (+0,9%), mentre prosegue la stagione di trimestrali che in settimana prevede i conti di alcune big come Amazon, Apple, Facebook e Microsoft.

In precedenza, pure i listini asiatici hanno chiuso in territorio positivo grazie anche all’intervento della Bank Of Japan. L’istituto nipponico ha inaugurato un Quantitative easing illimitato rimuovendo i limiti sugli acquisti di bond governativi e allineandosi alle politiche delle altre banche centrali per contrastare gli effetti della pandemia.

In programma nei prossimi giorni le riunioni della Federal Reserve e della Banca centrale europea. Dall’agenda macroeconomica, invece, si attendono in settimana i dati sul Pil del primo trimestre di Stati Uniti ed Eurozona.

Nel frattempo, gli operatori accolgono favorevolmente gli ultimi numeri su contagi e vittime, con i decessi ai minimi da almeno un mese in diversi Paesi europei e negli Stati Uniti. Il governatore di New York, Andrew Cuomo, ha annunciato una graduale riapertura in tre fasi, mentre in Italia il premier Giuseppe Conte ha illustrato uno schema per allentare progressivamente le restrizioni nelle prossime settimane, a partire dal 4 maggio.

Intanto sul Forex il dollaro è in discesa nei confronti delle altre valute, con il cambio tra euro e biglietto verde in rialzo a 1,085 e il dollaro/yen in calo a 107 mentre la sterlina si apprezza a 1,243 sulla valuta americana.

Tra le materie prime tornano a scendere le quotazioni del greggio dopo il tentativo di recupero degli ultimi giorni, con gli investitori preoccupati per il continuo incremento delle scorte che sta rendendo più complicato per i produttori bilanciare il mercato tagliando l’output. In calo il Brent (-7,7%) a 19,7 dollari e il Wti (-27,2%) a 12,3 dollari.

Sull’obbligazionario lo spread Btp-Bund è in diminuzione di circa punti base a 221 bp con il rendimento del decennale italiano in discesa all’1,75%, dopo che venerdì a mercati chiusi S&P ha mantenuto invariato il rating sull’Italia a ‘BBB’ con outlook negativo.

Dinamica che sostiene il comparto finanziario di Piazza Affari, con acquisti in particolare su Azimut (+8,8%), Nexi (+4,5%) e Banca Generali (+4,5%). In evidenza anche Moncler (+4,5%), mentre Leonardo cede il 2 per cento.