Mercati Asiatici – Giappone in rosso dopo il crollo di Wall Street, Cina e Hong Kong chiuse per festività

Seduta in calo per i mercati asiatici con Cina e Hong Kong chiuse per festività e il Giappone in rosso dopo il crollo di Wall Street in scia ai timori sul diffondersi del Covid-19 e alle parole del Fmi.

Il Fondo Monetario Internazionale proprio ieri ha abbassato le stime sul Pil mondiale prevedendo per il 2020 un crollo del 4,9% rispetto al -3,9% stimato ad aprile.

Una revisione che segue il recente picco di infezioni registrato negli ultimi giorni sopratutto negli Usa, in Brasile, in Asia e in Germania e che ha pesato sulle borse mondiali.

A peggiorare il sentiment globale anche le ultime indiscrezioni secondo cui la Casa Bianca starebbe pensando a un nuovo round di tariffe commerciali per 3,1 miliardi di dollari sulle importanzioni provenienti da Francia, Germania, Spagna e Gran Bretagna.

Nonostante i recenti scossoni l’S&P500 si avvia a chiudere il miglior trimestre dal 1998 con gli investitori che nel recente passato hanno scommesso su una ripresa dell’economia anche se le notizie degli ultimi giorni fanno pensare a una possibile inversione di rotta.

Il sentiment negativo si riflette anche sulle quotazioni del greggio con il Brent a -0,77% a 40 dollari al barile e il Wti a -0,68% a 37,75 dollari.

Tornando in Asia sul Giappone pesano anche i dati macro con l’indice di tutte le attività industriali di aprile in forte calo a -6,4% rispetto al -3,4% registrato a marzo.

Cosi con Cina e Hong Kong chiuse per festività gli investitori concentrano la propria attenzione sugli indici giapponesi con il Nikkei che cede l’1% e il Topix l’1,2%.

Il tutto dopo il crollo di Wall Street con il Nasdaq a -2,16%, l’S&P500 a -2,59% e il Dow Jones a -2,72%.