Mercato dei Green Bond in espansione, ma attenzione alle zone grigie

Il mercato dei green bond sta vivendo un periodo di forte sviluppo, tanto che – in un decennio – a fine aprile 2020 valeva già 347 miliardi di dollari.

Un motivo di interesse verso questi strumenti è dato dal fatto che sottolineano quella lungimiranza gestionale che si allinea al successo aziendale nel lungo termine, ma anche per l’aspetto normativo.

E’ cresciuta infatti la consapevolezza di quanto sia importante controllare il cambiamento climatico e l’inquinamento, evitare l’erosione della biodiversità e garantire un futuro sostenibile.

Esiste tuttavia un rischio latente per l’investitore. Confondere le obbligazioni autenticamente sostenibili con quelle di società interessate a un mero greenwashing. Un meccanismo con cui le aziende emettono obbligazioni sotto forma di green bond con l’intento tuttavia di utilizzare le risorse raccolte per altri scopi, ad esempio il rifinanziamento del debito esistente.

La faccenda si complica se si considera che alcuni emittenti stanno ulteriormente suddividendo questa classe di titoli. Sono nati così i “blue bond“, obbligazioni relative agli investimenti nell’idrico, o i “transition bond“, che promuovono la transizione verso un’economia a bassa impronta carbonica.

A ciò si aggiunge la rinnovata attenzione sui “social bond“, che promettono un maggiore impatto sulla società civile, a seguito dell’emergenza sanitaria da Covid-19.

Nonostante le zone grigie, si sta assistendo a un miglioramento sia da parte della prassi operativa, sia da parte dagli enti di settore che dagli stessi legislatori.

L’Unione Europea, ad esempio, a dicembre 2019 ha adottato regole che disciplinano quali prodotti finanziari si qualificano come “verdi” o “sostenibili”, richiedendo alle aziende di comunicare quale percentuale dei loro investimenti è ecocompatibile o sostenibile (EU Green Bonds Standard).

Anche le agenzie di rating stanno facendo la loro parte, valutando con sempre maggiore importanza i fattori ambientali, sociali e di governance (ESG) nelle loro analisi.