Global Markets Energy – Shell: produzione oil ha iniziato il proprio declino, emissioni pari a zero entro il 2050

Si riporta l’andamento odierno dei principali titoli internazionali del settore energetico e delle utilities:

Giornata per lo più positiva per i principali mercati azionari: in Europa, il Ftse Mib avanza dello 0,2%, il Dax dello 0,7% e il Ftse 100 cede lo 0,04%. A Wal Street lo S&P 500 guadagna lo 0,2% e il Nasdaq lo 0,4%.

Le quotazioni del greggio scambiano in lieve ribasso, rifiatando dopo aver messo a segno la striscia positiva più lunga in oltre due anni complice anche l’avvertimento dell’Aie su una ripresa del mercato ancora fragile.

L’Agenzia internazionale dell’energia ha tagliato le sue stime sul consumo di greggio quest’anno di 200 mila barili al giorno, con la pandemia che continua a limitare i viaggi e l’attività economica.

A ciò si aggiungono le dichiarazioni dell’Opec secondo cui la domanda oil nel 2021 rimbalzerà a un ritmo più lento di quanto precedentemente stimato, prevedendo un incremento di 5,79 milioni di barili al giorno a 96,05 milioni, inferiori di 110 mila barili rispetto a quanto dichiarato lo scorso mese.

Shell ha dichiarato che le sue emissioni e produzione oil hanno già raggiunto il proprio picco nel 2019, iniziando ora un progressivo declino nei prossimi anni in linea la strategia della società verso energie pulite.

La oil major ha dichiarato che la produzione di petrolio diminuirà di circa l’1-2% all’anno, con l’output di “traditional fuels” che sarà del 55% più basso entro il 2030 per poi eliminare le emissioni entro il 2050.