Mercati – Mattinata incerta, Milano poco mossa

Andamento debole per i principali listini continentali, con il Ftse Mib poco sopra la parità (+0,1%) in area 24.500 punti e l’attenzione di Piazza Affari rivolta prevalentemente alle trimestrali delle big.

Deboli l’Ibex 35 di Madrid (-0,4%), il Cac 40 di Parigi (-0,1%) e il Dax di Francoforte (-0,1%), flat il Ftse 100 di Londra. Annullano i precedenti rialzi anche i futures su Dow Jones, S&P500 e Nasdaq, con gli indici reduci da una chiusura contrastata nella seduta di ieri.

Resta vivo il dibattito sui rischi di pressioni inflazionistiche, alimentato dal progressivo rimbalzo dell’economia statunitense e dal rally dei prezzi delle commodities. Il timore è che la Fed possa cominciare a ridurre il proprio sostegno d’emergenza, malgrado le continue rassicurazioni di Jerome Powell.

Intanto il presidente della Fed di Boston, Eric Rosengren, ha suggerito che il mercato dei mutui non ha più bisogno dell’attuale ingente supporto monetario, rafforzando le ipotesi che l’istituto di Washington possa annunciare una diminuzione degli acquisti mensili di asset nel quarto trimestre di quest’anno.

Sempre in tema banche centrali, oggi la Bce diffonde il bollettino economico mentre la Bank of England dovrebbe mantenere inalterati i tassi e i programmi di quantitative easing.

Per quanto riguarda l’agenda macroeconomica, focus sulle richieste settimanali di sussidi di disoccupazione negli Usa, in attesa del Job Report di aprile in programma domani. In mattinata sono stati diffusi i dati sulle vendite al dettaglio dell’eurozona, sopra le attese a marzo.

Sul Forex l’euro/dollaro si rafforza in area 1,205 e il cambio tra biglietto verde e yen resta poco mosso a 109,1.

Movimenti contenuti per le quotazioni del greggio, con il Brent (-0,3%) a 68,75 dollari e il Wti (-0,4%) a 65,4 dollari.

Sull’obbligazionario, lo spread Btp-Bund si amplia oltre 113 punti base, con il rendimento del decennale italiano allo 0,90%.

Tornando a Piazza Affari, sul Ftse Mib svetta Unicredit (+4,6%) in scia alla trimestrale seguita da Cnh (+2,5%) e Banco Bpm (+1,7%). In calo invece Telecom Italia (-5,7%), che vede allontanarsi il progetto della rete unica, Ferrari (-2,2%) e Stm (-2%).