Mercati asiatici – Seduta in denaro sostenuta dalla Cina con Shanghai (+1,9%) e Shenzhen (+1,5%)

Seduta di acquisti per i principali listini asiatici in scia al rialzo di Wall Street, sostenuto in particolare dai titoli tecnologici, con gli investitori che hanno riacquistato la propensione al rischio.

Gli investitori temono che una ripresa economica globale potrebbe essere ostacolata se l’aumento dell’inflazione spingesse i governi e le banche centrali a ritirare gli stimoli. Ma un funzionario della Federal Reserve ha contribuito a dissipare alcune di questee paure quando ha detto che la banca centrale degli Stati Uniti non dovrebbe guardare a cambiare politica nel bel mezzo della pandemia di coronavirus.

Lunedì, il presidente della St. Louis Federal Reserve Bank, James Bullard, ha detto che una maggiore inflazione non è stata “una vera sorpresa” e non era il momento di ripensare alla politica monetaria.

“Penso che arriverà un momento in cui potremo parlare di più sulla modifica dei parametri della politica monetaria”, ha detto Bullard. “Non credo che dovremmo farlo quando siamo ancora nella pandemia.”

Venerdì, il Dipartimento del Commercio Usa pubblicherà uno dei suoi indicatori di inflazione, l’indice dei consumi e delle spese personali, o Core PCE. Gli economisti intervistati da FactSet prevedono che il Core PCE aumenterà del 3% rispetto a un anno fa, il che sarebbe al di sopra dell’obiettivo della Fed.

Tornando in Asia, i principali indici azionari cinesi hanno raggiunto il loro massimo in più di due mesi, guidati da società finanziarie e di consumo, poiché i timori di inflazione sono svaniti in patria e all’estero.

In controtendenza la Nuova Zelanda che ha ceduto quasi un punto percentuale.

Sul fronte macro, nel mese di aprile, secondo i dati finali della Japan Machine Tool Builders’ Association (Jmtba), gli ordinativi di macchine utensili in Giappone mostrano un incremento del 120,8% su base annua (confermando la rilevazione preliminare).

Sul Forex, il cambio euro/dollaro si attesta a 1,2231 e il dollaro/yen si fissa a 108,73. Tra le materie prime, petrolio in rialzo con il Brent a 68,60 dollari al barile (+0,3%) e il Wti a 66,22 dollari al barile (+0,3%). Oro a 1.878 dollari l’oncia (-0,3%).

Tornando ai listini asiatici, in Cina Shanghai guadagna l’1,9% e Shenzhen l’1,5%. Hong Kong a +1,4%.

In Giappone il Nikkei e il Topix segnano rispettivamente +0,5% e +0,2%.

Il tutto dopo le seguenti chiusure di ieri a Wall Street: Nasdaq (+1,4%), S&P 500 (+1%) e Dow Jones (+0,5%).