Mercati Asiatici – Principali listini in ordine sparso, bene Shanghai (+0,8%)

Giornata contrastata per le principali piazze finanziarie asiatiche, dopo la seduta sottotono di Wall Street, dove il focus odierno è concentrato sul rapporto relativo al mercato del lavoro americano di maggio.

Gli operatori si attendono che il report potrà fornire nuovi indizi sulle prossime mosse della politica dei tassi di interesse della Fed alla fine di questo mese, quando la banca centrale terrà la sua prossima riunione.

Le aspettative di un forte aumento delle assunzioni hanno alimentato le preoccupazioni sull’inflazione e su come le banche centrali mondiali potrebbero rispondervi. Si teme che la ripresa globale possa essere ostacolata le banche centrali dovessero ritirare gli stimoli per combattere l’aumento dei prezzi.

Secondo il presidente della Fed di Philadelphia, Patrick Harker, potrebbe essere arrivato il momento per la Fed di iniziare a pensare a come rallentare il ritmo degli acquisti di asset.

Sul fronte dei rapporti Cina-Stati Uniti, le due superpotenze hanno avviato interlocuzioni sulle questioni economiche e commerciali, ha spiegato Gao Feng, portavoce del ministero del Commercio cinese. I due Paesi hanno sollevato i loro timori e hanno concordato di risolvere alcuni problemi in modo pragmatico.

In risposta al piano dell’amministrazione Biden di rivedere il blocco sugli investimenti in compagnie legate all’esercito cinese (che potrebbe essere esteso), Pechino continua a ribadire che dalla rimozione delle misure punitive e la fine della repressione contro le società cinesi trarrebbero beneficio gli Stati Uniti, la Cina e il Mondo.

Il presidente degli Stati Uniti Joe Biden ha firmato un ordine esecutivo che vieta alle entità statunitensi di investire in società cinesi con presunti legami con i settori della difesa o della tecnologia di sorveglianza.

L’ordine ha nominato 59 aziende con legami con l’esercito cinese o nell’industria della sorveglianza, tra cui Huawei.

Le Borse cinesi sono rimbalzate, recuperando le perdite precedenti dalle rinnovate preoccupazioni per le tensioni tra Cina e Stati Uniti, trainati dai titoli finanziari dopo che Pechino ha proposto una riduzione dell’imposta di bollo.

In Giappone prevale qualche presa di profitto, in particolare sui titoli tecnologici, anche se l’accelerazione della campagna vaccinale sostiene il sentiment degli operatori.

Dall’agenda macro, ad aprile in Giappone i consumi delle famiglie sono saliti dello 0,1% rispetto al mese precedente (-2,2% le attese e +7,2% la rilevazione precedente), mentre sono cresciute del 13% su base annua (+9,3% le stime e +6,2% la rilevazione precedente).

Sul Forex, il cambio euro/dollaro si attesta a 1,2108 e il dollaro/yen si fissa a 110,23. Tra le materie prime, petrolio in leggero rialzo con il Brent a 71,35 dollari al barile (+0,1%) e il Wti a 68,89 dollari al barile (+0,1%). Oro a 1.873,40 dollari l’oncia (0,0%).

Tornando ai listini asiatici, in Cina Shanghai e Shenzhen guadagnano rispettivamente lo 0,8% e l’1,2%. Hong Kong si muove sulla parità (0,0%).

In Giappone il Nikkei cede lo 0,4% mentre il Topix viaggia sulla parità (0,0%).

Il tutto dopo le seguenti chiusure a Wall Street: Dow Jones (-0,1%), S&P 500 (-0,4%) e Nasdaq (-1%).