Aim Insight anno 2020

Nel 2020 l’indice AIM Italia ha ceduto il 6,65%, pressocché in linea con il mercato maggiore (Ftse All Share -5,56%) ma mantenendo un intervallo di oscillazione meno marcato. Dopo un inizio d’anno positivo dal 18 febbraio al 12 marzo l’indice ha scontato l’impatto dell’emergenza sanitaria.

Successivamente, ha intrapreso un recupero fino all’8 giugno, per poi mantenere un andamento riflessivo fino al 30 ottobre e tornare a crescere a novembre, senza però recuperare tutto il terreno perso in corso d’anno.

Al 31 dicembre 2020 il numero di società quotate sul mercato Aim Italia conta 134 titoli (di cui 1 sospeso a tempo indeterminato – Cdr Advance Capital), 2 in più rispetto a fine anno 2019. La variazione deriva da 18 Ipo e 16 delisting.

In sede di Ipo è stato raccolto capitale per circa 134 milioni (209 milioni nel 2019).

Nel 2020 il maggior numero di Ipo ha interessato il settore Tecnologia, con 5 operazioni perfezionate in corso d’anno a conferma della particolare dinamicità di questa area soprattutto nell’ambito delle PMI (Unidata, Cy4Gate, Sourcesense, Reti e Planetel).

La capitalizzazione complessiva dell’Aim a fine anno 2020 è diminuita a 5,8 miliardi da 6,6 miliardi dell’anno precedente (-788 milioni).

Best performer del 2020 il titolo Relatech (+226,8%), sostenuto dai numerosi accordi siglati per la trasformazione digitale delle aziende. A seguire Sciuker Frames (+157,7%), che negli ultimi mesi del 2020 ha visto le quotazioni impennarsi in scia al consistente incremento dei lavori assunti nell’ambito della normativa del Decreto Rilancio (cosiddetto “Ecobonus 110%”). Di rilevo anche la performance del titolo Bfc Media (+82,6%), che ha arricchito l’offerta in ambito editoriale, digitale e dei canali televisivi, senza trascurare l’area Eventi.

Nel 2020 il rendimento medio dei titoli che compongono l’indice ha segnato un calo di circa il 4%. In evidenza la performance del comparto Energia (+18,7%), seguita da quella dei settori Tecnologia (+12,2%) e Beni di Consumo (+10,5%). In coda il comparto Media (-27,6%), che ha scontato maggiormente le restrizioni per fronteggiare la pandemia.

Dalla lettura dei dati economici del 2020 emerge che le società negoziate all’AIM hanno dimostrato una buona resilienza all’impatto del Covid-19. Complessivamente, il 48% ha registrato un incremento delle vendite, di cui l’11% delle società con un progresso rispetto al 2019 superiore al 50%, l’11% con un aumento compreso tra il 10 e l’11% e il 10% con una crescita tra il 20 e il 50%. La fascia con maggiore numerosità, il 52% delle società, ha riportato una diminuzione del fatturato.

Il 45% delle società è riuscita a incrementare l’Ebitda; di queste il 14% con un progresso di oltre il 50% e un’ulteriore 14% con un incremento compreso tra il 20 e il 50%.

Anche per l’anno 2020 la nostra analisi propone graficamente la relazione dei rapporti EV/Ebitda e Price Earning per ciascun settore, rappresentando la relazione tra le due tipologie di multipli.

Per un’analisi dettagliata delle dinamiche del periodo clicca qui: AIM INSIGHT 2020.