Mercati – Finale incerto per l’Europa, Milano invariata

Chiusura poco mossa per le borse del Vecchio Continente, mentre Wall Street procede in lieve rialzo dopo i dati statunitensi sul mercato del lavoro. A Piazza Affari il Ftse Mib termina invariato a 25.282 punti. Sulla parità anche il Ftse 100 di Londra e il Cac 40 di Parigi, contrastati il Dax di Francoforte (+0,3%) e l’Ibex 35 di Madrid (-0,3%). Oltreoceano, lievi progressi per Dow Jones (+0,2%), S&P500 (+0,4%) e Nasdaq (+0,4%).

Il job report ha evidenziato 850 mila nuovi impieghi nel settore non agricolo, a fronte di 583 mila di maggio e 720 mila attesi, mentre il tasso di disoccupazione è aumentato a sorpresa dal 5,8% al 5,9% (5,6% il consensus). I salari medi orari sono cresciuti in linea con le attese (+0,3% su base mensile e +3,6% su base annua, rispettivamente +0,4% e +1,9% a maggio).

Numeri che non dovrebbero costringere la Fed a ritirare in tempi brevi l’ingente liquidità immessa sul mercato per supportare la ripresa post pandemia. In precedenza, il Fondo monetario internazionale aveva indicato che la banca centrale statunitense potrebbe iniziare a diminuire gli acquisti di bond mensili nella prima metà del 2022 e probabilmente dovrà alzare i tassi di interesse tra la fine dell’anno prossimo e l’inizio del 2023.

In giornata è intervenuta anche Christine Lagarde, presidente della Bce, affermando che “i rischi per le prospettive economiche sono bilanciati e che bisogna continuare a spingere con decisione sulle campagne di vaccinazione. La risposta monetaria e fiscale deve continuare a essere accomodante fino a che non sarà stata superata interamente la fase della pandemia e la ripresa non sarà stata ben avviata”.

Intanto gli operatori continuano a monitorare anche la diffusione del Covid, che negli ultimi giorni è tornato a far temere per una ripresa meno rapida del previsto. Notizie confortanti però arrivano da Johnson & Johnson, il cui vaccino è in grado di neutralizzare la variante Delta che sta costringendo diversi Paesi dell’aria Asia-Pacifico a reintrodurre restrizioni, tra cui un lockdown a Sydney.

Sul Forex l’euro/dollaro si attesta a 1,185 mentre il cambio tra biglietto verde e yen è in calo a 111,3.

Tra le materie prime scambiano poco mosse le quotazioni del greggio con il Brent (+0,3%) a 76,1 dollari e il Wti (-0,1%) a 75,2 dollari, sui massimi da ottobre 2018 con focus sullì’Opec+ che deve decidere su un eventuale incremento della produzione nei prossimi mesi.

Sull’obbligazionario, lo spread Btp-Bund rimane in area 101 punti base, con il rendimento del decennale italiano in calo allo 0,77%.

Tornando a Piazza Affari, fra le big cap avanzano Stm (+2,2%), Nexi (+1,4%) e Ferrari (+1,3%). Deboli invece gli istituti di credito Banco Bpm (-1,6%) e Unicredit (-1,9%).