Mercati asiatici – Altra seduta a tinte rosse

Seduta di vendite per i principali listini asiatici in scia al forte calo di Wall Street, in un contesto di crescente preoccupazione che le varianti covid possano capovolgere la ripresa economica globale.

I timori per la pandemia continuano in Giappone, a tre giorni dall’apertura delle Olimpiadi di Tokyo. Circa 11.000 atleti stanno prendendo parte ai Giochi e altre 22.000 persone sono arrivate dal 1 luglio per prendere parte ai Giochi.

Diversi atleti e più di 60 altri non atleti sono risultati positivi. Nonostante i test ripetuti e la promessa del Governo di giochi “sicuri e protetti”, si teme che le infezioni possano diffondersi.

La campagna vaccinale giapponese ha avuto un avvio più lento rispetto ad altre nazioni sviluppate, con solo il 22% della popolazione completamente vaccinata. I rapporti secondo cui le persone completamente vaccinate sono state infettate sono un altro motivo di preoccupazione.

L’OMS ha affermato che casi e decessi stanno aumentando a livello globale dopo un periodo di declino, stimolato dalla variante delta altamente contagiosa.

Qualsiasi peggioramento nell’andamento del virus, sottolineano gli analisti, minaccia i prezzi elevati che le azioni hanno raggiunto sulle aspettative che l’economia soddisferà queste elevate previsioni.

Sul fronte macro, a giugno l’indice dei prezzi al consumo del Giappone è aumentato dello 0,2% su base annua, in linea con il consensus degli analisti, dopo il -0,1% di maggio. Al netto dei prezzi relativi a cibi freschi e alle componenti più volatili, l’indicatore ha messo in evidenza un aumento dello 0,2% (coerente con le stime) dopo il +0,1% di maggio.

Sul Forex, il cambio euro/dollaro si attesta a 1,1783 e il dollaro/yen a 109,48. Tra le materie prime, petrolio in rialzo con il Brent a 69,05 dollari al barile (+0,6%) e il Wti a 66,88 dollari (+0,8%) dopo l’accordo raggiunto dai Paesi produttori per un allentamento dei tagli alla fornitura. Oro a 1.816 dollari l’oncia (+0,4%).

Tornando ai listini asiatici, chiuse le piazze di Singapore, Indonesia e Malesia. In Cina Shanghai e Shenzhen in flessione rispettivamente dello 0,5% e dello 0,3%. Hong Kong a -1,2%.

In Giappone, Nikkei e Topix cedono entrambe lo 0,7%.

Il tutto dopo le seguenti chiusure di ieri a Wall Street: Nasdaq (-1,1%), Russell 2000 (-1,5%), S&P500 (-1,6%) e Dow Jones (-2,1%).