Mercati – Europa negativa prima della Bce, Piazza Affari a -0,6%

Mattinata in calo per i principali listini del Vecchio Continente, in linea con l’andamento debole dei futures di Wall Street, in attesa della conclusione del meeting della Banca Centrale Europea.

Il Ftse Mib di Milano cede lo 0,6% in area 25.730 punti, mediamente in linea con il Ftse 100 di Londra (-1,2%), l’Ibex 35 di Madrid (-1%), il Cac 40 di Parigi (-0,4%) e il Dax di Francoforte (-0,3%). Ribassi nell’ordine dello 0,2% anche per i derivati su Dow Jones, S&P500 e Nasdaq, all’indomani della pubblicazione del Beige Book della Fed.

Il report della banca centrale statunitense evidenzia un rallentamento della crescita negli Stati Uniti a “un ritmo moderato”, a causa dell’impatto della variante Delta, dei colli di bottiglia nelle catene di fornitura e della carenza di manodopera. Nonostante ciò, alcuni esponenti della Fed come Robert Kaplan e John Williams si sono pronunciati in favore di un avvio del tapering.

Anche in Europa si parla di un possibile ritiro graduale degli stimoli, con i riflettori puntati sulla riunione odierna della Bce e sulla successiva conferenza stampa del presidente Christine Lagarde. Intanto, l’Eurotower dovrebbe alzare le stime di crescita e di inflazione dell’eurozona alla luce degli ultimi dati macro.

Sul Forex, l’euro/dollaro recupera leggermente a 1,183 mentre il cambio fra biglietto verde e yen scivola a 109,9 in attesa anche dei dati americani sulle richieste settimanali di sussidi di disoccupazione.

Tra le materie prime viaggiano poco mosse le quotazioni del greggio con il Brent (+0,2%) a 72,8 dollari e il Wti (+0,1%) a 69,4 dollari, aspettando il report dell’Energy Information Administration sulle scorte statunitensi.

Sull’obbligazionario, lo spread Btp-Bund torna in area 107 punti base con il rendimento del decennale italiano allo 0,74%, nel giorno dell’asta di Bot annuali per 7 miliardi.

Tornando a Piazza Affari, prosegue in coda al Ftse Mib Buzzi Unicem (-3,2%) seguita da anche Leonardo (-1,6%), Amplifon (-1,5%) e Cnh (-1,5%) mentre si muovono in controtendenza Ferrari (+0,9%), Inwit (+0,7%) e Saipem (+0,6%).