Mercati – Rimbalzano gli eurolistini, Milano termina a +0,6%

Finale positivo per l’Europa mentre a Wall Street proseguono in rialzo Dow Jones (+0,5%) e S&P500 (+0,4%) ma rallenta il Nasdaq (flat).

A piazza Affari il Ftse Mib chiude in progresso dello 0,6% in area 25.736 punti, ben intonato come il Dax di Francoforte (+0,8%), il Cac 40 di Parigi (+0,8%), il Ftse 100 di Londra (+1,1%) e l’Ibex 35 di Madrid (+1,2%).

Modesto rimbalzo, dunque, per l’azionario dopo le vendite della seduta precedente, alimentate da una serie di fattori. Tra questi, il rialzo dei rendimenti obbligazionari, la crisi del colosso cinese Evergrande e la prospettiva di un graduale ritiro degli stimoli monetari, in un contesto caratterizzato da pressioni inflazionistiche e dalle incertezze legate alla variante delta e alla crisi energetica.

A ciò si aggiungono i moniti del Segretario al Tesoro statunitense, Janet Yellen, sulle possibili conseguenze di un mancato innalzamento del tetto sul debito federale americano.

Dall’agenda macro si attendono domani i dati sul Pmi manifatturiero e non manifatturiero della Cina.

Sul Forex, intanto, l’euro/dollaro scende in area 1,161 mentre il cambio tra biglietto verde e yen risale a 111,85.

Tra le materie prime, riducono le precedenti perdite le quotazioni del greggio, con il Brent (-0,1%) a 78,2 dollari e il Wti (-0,1%) a 75,2 dollari al barile, nonostante il primo aumento in 8 settimane delle scorte settimanali statunitensi emerso dai dati dell’Energy Information Administration.

Sull’obbligazionario, lo spread Btp-Bund si attesta a 103,5 punti, con il rendimento del decennale italiano allo 0,82%. Nell’asta di Btp sono stati assegnati 2,5 miliardi di titoli decennali con rendimento in rialzo di 20 centesimi allo 0,86%.

Infine, a Piazza Affari, fra le aziende più capitalizzate avanzano Unicredit (+3,7%), Leonardo (+2,8%), Mediobanca (+2,7%) e Bper (+2,6%) mentre scivola in coda Telecom Italia (-2,8%).