Mercati – Prevalgono le vendite nel Vecchio Continente, Piazza Affari a -0,6%

Milano si conferma in coda alle borse europee, con il Ftse Mib in calo dello 0,6% in area 25.880 punti. Ribassi più contenuti per il Cac 40 di Parigi (-0,1%), il Dax di Francoforte (-0,3%) e l’Ibex 35 di Madrid (-0,5%) mentre avanza il Ftse 100 di Londra (+0,5%). Oltreoceano, viaggiano poco sopra la parità Dow Jones (+0,2%), S&P500 (+0,2%) e Nasdaq (+0,3%), in una seduta che vedrà il mercato obbligazionario chiuso per la festività del Columbus Day, con possibilità di scambi ridotti sull’azionario.

I mercati continuano a monitorare le pressioni inflazionistiche alimentate dal rally delle commodities, che potrebbero indurre le banche centrali a manovre restrittive più rapide e decise del previsto. Entro fine anno la Fed dovrebbe annunciare l’avvio del tapering, nonostante il job report statunitense di venerdì che ha evidenziato un numero di nuovi impieghi molto inferiore alle attese, scongiurando per il momento un rialzo dei tassi nel breve termine.

Gli operatori guardano con preoccupazione anche ai segnali di parziale rallentamento della ripresa e ai rischi provenienti dalla Cina, in attesa che cominci la nuova stagione di trimestrali negli Usa, da cui dovrebbero emergere maggiori indicazioni sulle prospettive future delle società e sulla direzione dell’azionario da qui a fine anno.

Oggi prende il via a Washington la settimana di meeting annuale del Fondo monetario internazionale e della Banca Mondiale, mentre in Europa il capo economista Philip Lane, intervenuto alla conferenza della Bce sulla politica monetaria, ha rassicurato sul fatto che la nuova forward guidance varata dall’istituto garantisce che la politica dei tassi di interesse non reagisca a shock inflazionistici considerati temporanei.

Sul Forex, l’euro/dollaro risale leggermente a 1,158 mentre il cambio fra biglietto verde e yen balza a 113,1.

Tra le materie prime prosegue la corsa delle quotazioni del greggio, con il Brent (+2,0%) a 84,1 dollari e il Wti (+2,4%) a 81,25 dollari, sopra quota 80 dollari per la prima volta dal 2014.

Sull’obbligazionario, lo spread Btp-Bund si amplia a 104 punti base con il rendimento del decennale italiano prossimo allo 0,90%.

Tornando a Piazza Affari, tra le blue chip, acquisti soprattutto su Tenaris (+1,5%), Stellantis (+1,1%) e Leonardo (+1,1%) mentre scivolano in coda al Ftse Mib Amplifon (-2,8%), Enel (-2,7%) e Diasorin (-2,4%).