Oil & Gas (-0,1%) – Greggio ancora in ribasso

Seduta senza particolare spunti per le borse europee, in un mercato improntato alla cautela in cui i timori legati all’inflazione e la nuova ondata di contagi in Europa che penalizzano il sentiment.

A Milano il Ftse Mib ha archiviato le contrattazioni con un +0,1% a 27.824 punti. Il Ftse Italia Petrolio e Gas Naturale ha segnato un -0,1%, rispetto al -0,5% del corrispondente indice europeo.

In ribasso le quotazioni del greggio, dopo che martedì l’International Energy Agency e l’Opec hanno segnalato che l’incombente eccesso di offerta e l’aumento dei contagi da Covid-19 in Europa hanno rafforzato i rischi al ribasso per la ripresa della domanda.

Nel suo report mensile, l’Iea ha segnalato che anche se “il mercato petrolifero rimane contratto secondo ogni parametro, una tregua dall’attuale rally dei prezzi potrebbe essere all’orizzonte anche a causa dell’aumento delle scorte di greggio”.

Secondo l’agenzia, gli alti prezzi porteranno a un nuovo aumento della produzione statunitense di greggio nel 2022, contribuendo a circa il 60% degli 1,9 milioni di barili al giorno stimati per la crescita dell’offerta non Opec.

Inoltre, il segretario generale Opec, Mohammad Barkindo, ha affermato che il gruppo vede segnali di un surplus dell’offerta di greggio a partire da dicembre, aggiungendo che i membri e gli alleati del gruppo dovranno essere “molto, molto cauti”.

Non ha aiutato il calo a sorpresa delle scorte Usa evidenziato dai dati settimanali Eia, mentre gli operatori valutano la possibilità che la Casa Bianca decida di ricorrere all’utilizzo delle riserve strategiche di emergenza per raffreddare i prezzi in una mossa congiunta con la Cina.

Tra le big del comparto in calo Tenaris (-2,1%) e Saipem (-0,8%), mentre ha chiuso sostanzialmente invariata Eni.

Nel segmento delle piccole e medie capitalizzazioni poco sopra la parità Mire Tecnimont (+0,3%) e Saras (+0,2%).