Mercati asiatici – Seduta mista, Giappone flat, in Cina spicca Shenzhen (+1,4%)

Seduta contrastata per le principali piazze finanziarie asiatiche, in scia a una Wall Street dagli altrettanti toni alterni, dove il sentiment degli investitori appesantito dalla ripresa dei focolai di coronavirus negli Stati Uniti, in Europa e in alcune altre regioni.

I commenti dei consulenti della banca centrale cinese sui rischi di “stagflazione”, nel frattempo, hanno rafforzato le preoccupazioni sulle pressioni inflazionistiche.

L’attenzione si è rivolta alla Banca popolare cinese (PBOC) mentre Pechino si sforza di contenere i rischi derivanti dall’eccessivo indebitamento da parte degli sviluppatori immobiliari, ma continua a far crescere l’economia.

Un consigliere della PBOC, Liu Shijin, ha dichiarato durante una conferenza nel fine settimana che la Cina doveva evitare la “quasi stagflazione”.

Ting Lu di Nomura ha osservato che i controlli sui prestiti immobiliari, le nuove ondate di focolai di COVID-19 e le rigide politiche per combatterli e l’aumento dei prezzi si stanno aggiungendo alle sfide politiche della Cina.

“Una serie di verbali delle riunioni e rapporti politici mostrano che Pechino sta diventando sempre più preoccupata per il crollo della crescita e ha iniziato ad agire per cambiare la sua posizione politica al fine di impedire che la crescita scenda ulteriormente”, ha affermato Ting in un rapporto.

Oltreoceano, negli USA, gli operatori guardano con attenzione anche alla scelta di Biden per il candidato alla presidenza della FED tra l’attuale Jerome Powell e Lael Brainard.

Sul Forex, il cambio euro/dollaro quota 1,1265 e il dollaro yen a 114,25. Tra le materie prime, quotazioni del petrolio in calo con il Brent (-0,2%) a 78,72 dollari al barile e il WTI (-0,1%) a 75,92 dollari al barile. Oro a 1.843,40 dollari l’oncia (-0,4%).

Tornando ai listini asiatici, in Cina Shanghai e Shenzhen guadagnano rispettivamente  lo 0,6% e l’1,4%. Hong Kong invece in negativo a -0,5%.

In Giappone, intorno alla parità il Nikkei e il Topix che segnano rispettivamente il +0,1% e -0,1%.

Il tutto dopo le seguenti chiusure di venerdì a Wall Street: Nasdaq (+0,4%), S&P500 (-0,1%), Dow Jones (-0,7%) e Russell 2000 (-0,9%).