Mercati – Chiusura incerta in Europa, Milano a +0,2% con balzo Tim (+30,2%) e cedole

Giornata altalenante per i listini del Vecchio Continente, parzialmente sostenuti nel finale dall’andamento perlopiù positivo di Wall Street. A Piazza Affari il Ftse Mib archivia le contrattazioni in rialzo dello 0,2% a 27.382 punti, con il rally di Tim compensato dallo stacco delle cedole da parte di alcune blue chip.

Deboli il Dax di Francoforte (-0,3%) e il Cac 40 di Parigi (-0,1%), modesti guadagni per il Ftse 100 di Londra (+0,4%) e l’Ibex 35 di Madrid (+1%).

Oltreoceano, bene Dow Jones (+0,9%) e S&P500 (+0,6%) mentre il Nasdaq cede lo 0,2% nella prima seduta di una settimana che porterà al Giorno del Ringraziamento, in programma giovedì, e alla seduta a mezzo servizio di venerdì.

L’azionario americano si mantiene in prossimità dei massimi assoluti, mentre in Europa, nelle ultime sedute, hanno parzialmente pesato le preoccupazioni per la recrudescenza del virus, che ha portato nuove restrizioni soprattutto in Austria e Germania.

Sullo sfondo restano i dubbi legati alle elevate valutazioni dell’equity e i timori per le crescenti pressioni inflazionistiche, che potrebbero indurre le banche centrali ad accelerare il ritiro degli stimoli monetari.

Un tema che, secondo alcuni membri del Fomc, potrebbe essere affrontato nella prossima riunione della Federal Reserve in programma a dicembre. Intanto, Jerome Powell è stato confermato per un secondo mandato di quattro anni alla guida della Fed, mentre Lael Brainard è stata promossa vicepresidente al posto di Richard Clarida.

Sul Forex il dollaro si rafforza ancora nei confronti delle principali valute. L’euro/dollaro scende ancora a 1,126, mentre il cambio fra biglietto verde e yen risale a 114,8.

Tra le materie prime, accelerano le quotazioni del greggio con il Brent (+1,5%) a 80 dollari e il Wti (+1,6%) a 77,1 dollari, in attesa di novità sul fronte dell’eventuale rilascio di riserve strategiche e sulle prossime mosse dall’Opec+.

Sull’obbligazionario, lo spread Btp-Bund si amplia a 123 punti base, con il rendimento del decennale italiano in aumento in area 0,94%.

Tornando a Piazza Affari, tra le big cap spicca Telecom Italia (+30,2%) in scia alla manifestazione d’interesse non vincolante del fondo americano KKR con un prezzo indicativo di 0,505 euro per azione. Dinamica di cui beneficia anche Inwit (+4,6%), seguita da Saipem (+2,95%) che si è aggiudicata un nuovo contratto offshore in Brasile da 940 milioni di dollari.

Arretrate Banca Generali (-5,3%) e Mediobanca (-3,8%) che hanno staccato la cedola oggi così come Banca Mediolanum, Finecobank, Intesa Sanpaolo, Poste Italiane, Recordati, Tenaris e Terna. In calo anche Nexi (-4,1%).