Il nuovo massimo assoluto di Apple (+1,7%) e ancora di Nvidia (+4,1%) e di Microsft (+0,5%) consentono al listino tecnologico di chiudere al di sopra dei 16.000 punti, seppur in calo rispetto ai massimi intraday. In recupero anche Tesla (+3%).
In discesa, invece, tutti e tre gli altri indici principali con lo S&P500 in calo dello 0,1%, il Dow Jones dello 0,7% ed il Russell 2000 dello 0,9%, quest’ultimo in negativo per la terza seduta consecutiva.
VIX ancora in risalita di circa due punti percentuali a 17,95 punti.
Sul mercato obbligazionario riparte la discesa dei rendimenti con il Tbond che lascia sul terreno tre punti base al 1,56%.
Sempre molto toniche anche le materie prime agricole con grano, mais e soia che tornano a salire di circa un punto percentuale ed il caffè ancora di quasi due.
Seconda giornata di calo, al contrario, per entrambi i due principali metalli preziosi – oro ed argento – la cui discesa sfiora nel finale il punto percentuale, appesantiti dalla forza del biglietto verde.
Pesante seduta per il petrolio il quale cede il tre per cento e scivola a 75,5 dollari al barile, mentre il rame trova la forza di rimbalzare dell’uno per cento.
Sul mercato valutario, il dollaro guadagna un’intera figura inerpicandosi fino a 1,1280 nei confronti della moneta unica. Stabile, ma sempre sui minimi assoluti, invece la lira turca che chiude a 11,1 rispetto al biglietto verde.