Mercati – Piazza Affari resiste sulla parità, attesa per dati macro Usa

Mattinata poco mossa per le borse europee, in lieve rallentamento rispetto all’apertura dopo il calo dell’indice Ifo tedesco e in attesa dei dati macro americani e delle minute della Fed.

A Milano il Ftse Mib scambia poco sopra la parità (+0,1%) poco sotto quota 27.000 punti. Sostanzialmente invariato anche il Ftse 100 di Londra (-0,1%), seguito dall’Ibex 35 di Madrid (-0,2%), il Cac 40 di Parigi (-0,3%) e il Dax di Francoforte (-0,4%). In ribasso dello 0,2-0,3% anche i futures su Dow Jones, S&P500 e Nasdaq.

Le pressioni inflazionistiche, la ripresa dell’economia e il prossimo ritiro degli stimoli da parte delle banche centrali rimangono i temi dominanti sui mercati.

Gli operatori osserveranno con particolare attenzione i dati statunitensi di oggi sul Pil, le richieste di sussidi di disoccupazione e l’indice Pce, una misura dell’inflazione attentamente monitorata dalla Fed. In serata, inoltre, l’istituto di Washington pubblicherà le minute relative all’ultima riunione del Fomc.

Intanto, in Europa, l’indice IFO che misura la fiducia delle aziende tedesche si è attestato a 94,2 punti a novembre, al di sotto delle aspettative (94,6 punti) e della lettura di ottobre (95,4 punti). Nel Vecchio Continente resta alta l’attenzione sull’andamento della pandemia, con diversi Paesi intenti a valutare restrizioni più severe o lockdown locali per arginare la circolazione del virus.

In Germania, viene presentato oggi l’accordo per la formazione di una coalizione di governo tra Spd, Verdi e Fdp, con Olaf Scholz nel ruolo di cancelliere.

Sul Forex l’euro/dollaro arretra nuovamente a 1,122 mentre il cambio fra biglietto verde e yen resta in area 115. In calo il dollaro neozelandese dopo il rialzo dei tassi allo 0,75%, sotto le attese, da parte della banca centrale locale che prevede un benchmark del 2% entro la fine del 2022.

Tra le materie prime, lievi ribassi per le quotazioni del greggio con il Brent (-0,2%) a 82,1 dollari e il Wti (-0,2%) a 78,4 dollari, dopo che ieri gli Stati Uniti hanno annunciato l’intenzione di rilasciare 50 milioni di barili di greggio dalle riserve strategiche, con il contributo di Cina, Giappone, India, Corea del Sud e Regno Unito.

Sull’obbligazionario, lo spread Btp-Bund rimane stabile a 128 punti base, con il rendimento del decennale italiano all’1,05%.

Tornando a Piazza Affari, fra le aziende più capitalizzate spicca nuovamente Tim (+9,1%), che torna a correre dopo i realizzi di ieri. Secondo indiscrezioni, KKR potrebbe valutare un rilancio a 0,7-0,8 euro dell’offerta iniziale di 0,505 euro, ritenuta insoddisfacente da Vivendi, che non intende cedere la propria quota.

Bene anche Enel (+2,1%) nel giorno del Capital Market Day per la presentazione del piano strategico 2022-2024 e Banca Mediolanum (+2,0%). In calo Inwit (-2,3%), Nexi (-1,5%) e Stellantis (-1,4%).