Obbligazioni – Fino a 5,75 miliardi nell’asta a medio lungo del 30 novembre

Rendimenti in aumento per l’obbligazionario del Vecchio Continente, in un contesto di ritrovata calma sui mercati dopo il sell-off di venerdì, innescato dalla nuova variante del Covid, Omicron, identificata in Sud Africa.

Listini continentali in territorio positivo con il Ftse Mib che guadagna lo 0,9%.

Importante ora capire la reale pericolosità del nuovo ceppo del virus, che sembrerebbe caratterizzato da una sintomatologia moderata ma da una maggiore trasmissibilità, per valutarne gli effetti anche sulla ripresa dell’economia.

L’OMS ha invitato alla cautela, in attesa di studi più approfonditi, mentre Moderna ha dichiarato che potrebbe rendere disponibile una versione aggiornata del proprio vaccino all’inizio del 2022.

Intanto i traders hanno aggiustato le aspettative sulle tempistiche del primo rialzo dei tassi di interesse da parte della Federal Reserve. L’aumento di 25 punti base del costo del denaro è ora atteso per luglio, rispetto alla precedente previsione per giugno.

Inoltre, il presidente della Fed di Atlanta, Raphael Bostic, ha sminuito i rischi economici della nuova variante, dichiarando di essere aperto a un’accelerazione del tapering per contrastare l’inflazione. In calendario oggi gli interventi di Jerome Powell e di John Williams (Fed di New York).

Tornando all’obbligazionario, il Tesoro nell’asta a medio lungo di martedì 30 novembre, metterà a disposizione fino a 4,25 miliardi in Btp a 5 e 10 anni e fino a 1,5 miliardi nel Ccteu a 7 anni.

Intanto il rendimento del Btp decennale sale allo 0,99% (+1 bp) con uno spread in flessione a 130 punti (-1 bp).

Oltreoceano il tasso del T-Bond aumenta di 6 bp a 1,54%, mentre sul forex il cambio euro/dollaro si deprezza lievemente a 1,129.