Mercati asiatici – Seduta contrastata, giù Cina e Giappone, spicca Seoul (+1,6%)

Seduta contrastata per i principali listini asiatici dopo una giornata turbolenta a Wall Street mentre gli operatori cercavano di prevedere l’impatto della variante omicron del coronavirus. In rosso Cina e Giappone, denaro invece a Hong Kong e Seoul.

I mercati stavano perdendo terreno quando la Casa Bianca ha annunciato la scoperta del primo caso di omicron negli Stati Uniti.

Non è ancora chiaro se questa variante del Covid sia più pericolosa, ma i governi hanno risposto rafforzando i controlli sui viaggi, alimentando il disagio per le prospettive di una ripresa economica globale.

Gli ultimi dati “hanno dipinto un quadro ottimista per le condizioni economiche, ma sembra passare in secondo piano poiché la variante Omicron può potenzialmente cambiare il panorama”, ha affermato Yeap Jun Rong di IG in un rapporto.

Su fronte macro, l’Institute for Supply Management ha riferito che l’attività di crescita manifatturiera negli Stati Uniti ha accelerato più rapidamente del previsto a novembre. L’ADP, responsabile dell’elaborazione delle buste paga, ha affermato che i datori di lavoro hanno assunto più persone del previsto. Ciò potrebbe aumentare le aspettative per i dati sul job report Usa di venerdì.

Gli investitori sono già stati scossi dopo che il presidente della Federal Reserve Jerome Powell ha dichiarato martedì che la banca centrale degli Stati Uniti potrebbe ritirare lo stimolo prima del previsto a causa dell’inflazione persistentemente elevata.

Tornando in Asia, il ministero degli Esteri cinese ha convocato l’ambasciatore giapponese a Pechino per un “incontro di emergenza”, dopo che l’ex primo ministro giapponese Shinzo Abe ha affermato che né il suo paese né gli Stati Uniti potrebbero stare a guardare se la Cina attacca Taiwan.

I capi della difesa degli Stati Uniti e della Corea del Sud hanno dichiarato che rivedranno e aggiorneranno i modi per scoraggiare la Corea del Nord, anche se hanno sottolineato un ruolo regionale in crescita per Seoul. Gli sviluppi di missili e armi della Corea del Nord sono sempre più destabilizzanti per la sicurezza regionale, ha affermato il segretario alla Difesa degli Stati Uniti Lloyd Austin dopo i colloqui con la sua controparte sudcoreana, Suh Wook, ma le due parti hanno discusso anche di questioni oltre la penisola coreana.

Sul Forex, il cambio euro/dollaro scende a 1,1315 mentre il dollaro yen sale a 113,22. Tra le materie prime, in rialzo il petrolio con il Brent (+1,9%) a 70,16 dollari al barile e il Wti (+1,9%) a 66,78 dollari al barile. Oro a 1.776 dollari l’oncia (-0,5%).

Tornando ai listini asiatici, in Cina Shanghai e Shenzhen cedono rispettivamente lo 0,1% e lo 0,6%. Hong Kong a +0,3%.

In Giappone Nikkei e Topix in flessione rispettivamente dello 0,7% e 0,5%. La Corea del Sud accelera a +1,6%.

Il tutto dopo le seguenti chiusure di ieri a Wall Street: Nasdaq in calo dell’1,8%, lo S&P500 dell’1,2% ed il Dow Jones dell’1,3%.