Mercati – Previsto avvio debole, scoperto primo caso Omicron in Usa

Le borse europee dovrebbero iniziare la seduta in ribasso, in un mercato che continua a interrogarsi sulla reale minaccia della variante Omicron e con l’attenzione oggi rivolta al meeting Opec+.

Chiusura in calo ieri a Wall Street, con i principali indici americani che hanno invertito la rotta dopo una partenza positiva spaventati dal primo caso del nuovo ceppo del virus trovato in California. Il Nasdaq ha perso l’1,8%, il Dow Jones l’1,3% e lo S&P 500 l’1,2%.

Tra i mercati asiatici, stamane, Tokyo ha perso lo 0,65%, dopo che la Bank of Japan ha avvertito sui danni economici che potrebbero arrivare con nuove restrizioni. Shanghai arretra dello 0,1% mentre Hong Kong sale dello 0,3%.

Gli investitori si preparano a un dicembre caratterizzato dalla volatilità, alimentata dalla prospettiva di una riduzione degli stimoli delle banche centrali per combattere l’inflazione in un momento in cui la nuova ondata della pandemia minaccia la ripresa economica.

L’Organizzazione mondiale della sanità ha dichiarato che i vaccini saranno probabilmente in grado di proteggere contro i casi gravi della nuova variante, mentre alcuni esperti hanno sottolineato che non ci sono prove che la nuova mutazione sia più letale delle precedenti.

Sul fronte macro, l’agenda di oggi prevede il tasso di disoccupazione a ottobre di Italia ed Eurozona e i prezzi alla produzione della zona euro, mentre nel pomeriggio in Usa usciranno le richieste settimanali di sussidi di disoccupazione in attesa domani del Job Report.

Intanto, dal Beige Book della Fed è emerso che l’economia statunitense è cresciuta a un ritmo tra il modesto e il moderato da metà novembre, mentre i prezzi sono saliti a un passo che si avvicina al ‘robusto’, così come i salari.

Il presidente dell’istituto di Washington, Jerome Powell, ha ribadito che non si può più parlare di inflazione transitoria e che il Fomc potrebbe prendere in considerazione un’accelerazione del tapering.