Mercati – Eurolistini contrastati, focus su banche centrali e virus

Borse europee incerte dopo un avvio positivo, frenate anche dalla debolezza dei futures di Wall Street. A Piazza Affari il Ftse Mib avanza dello 0,3% in area 26.640 punti, positivo come il Ftse 100 di Londra (+0,4%) e l’Ibex 35 di Madrid (+0,6%). Sostanzialmente invariati il Dax di Francoforte e il Cac 40 di Parigi. In lieve ribasso i derivati su Dow Jones e S&P500, mentre per il Nasdaq si profila un calo più marcato in apertura.

Sui mercati prevale la cautela in attesa di sviluppi in tema di politica monetaria e sul fronte della pandemia. Il focus è rivolto prevalentemente alla riunione della Federal Reserve, che domani sera potrebbe fornire dettagli sulle tempistiche con cui ritirerà gli stimoli e comincerà ad alzare i tassi di interesse. Nei giorni successivi i riflettori si sposteranno soprattutto sulla Bce, la Bank of Japan e la Bank of England.

La possibilità che le banche centrali accelerino il tapering per contrastare le pressioni inflazionistiche rappresenta uno dei principali motivi di incertezza per l’azionario in questo finale di 2021, insieme all’impatto della variante Omicron sull’economia.

Intanto Discovery, maggior fornitore di assicurazioni mediche del Sud Africa, ha dichiarato che due dosi di Pfizer ridurrebbero del 70% i rischi di ospedalizzazione causati della nuova mutazione del virus.

Dall’agenda macroeconomica sono giunti i dati di ottobre sulla produzione industriale dell’eurozona (+1,1% m/m e +3,3% a/a) mentre nel pomeriggio sono attesi quelli di novembre sui prezzi alla produzione statunitensi.

Sul Forex l’euro/dollaro risale a 1,131 mentre il cambio fra biglietto verde e yen è stabile a 113,6.

Tra le materie prime viaggiano poco mosse le quotazioni del greggio, con il Brent (flat) a 74,4 dollari e il Wti (+0,1%) a 71,3 dollari, tra l’incertezza per l’impatto di Omicron e l’incremento delle previsioni sulla domanda del prossimo trimestre da parte dell’Opec. Nel frattempo, continua il rally dei prezzi del gas in Europa, complici le persistenti tensioni tra Russia e Ucraina.

Sull’obbligazionario, lo spread Btp-Bund si attesta a 128 punti base, con il rendimento del decennale italiano in calo allo 0,91%. Il Tesoro ha collocato il nuovo BTp benchmark a 3 anni per l’importo massimo di 3,5 miliardi, con rendimento lordo in aumento a -0,10%.

Tornando a Piazza Affari, fra le aziende più capitalizzate avanzano in particolare Amplifon (+2,3%), Unicredit (+2,1%) e Bper (+1,8%) mentre arretrano Nexi (-1,2%), Diasorin (-1,1%) e Moncler (-1,0%).