Mercati – Finale in ribasso per Milano (-1,6%) e l’Europa

Chiusura in calo ma sopra i minimi intraday per le borse europee, complice l’andamento negativo di Wall Street, in un clima appesantito dai timori per la pandemia e dai dubbi sulla crescita.

A Piazza Affari il Ftse Mib termina in ribasso dell’1,6% a 26.177 punti. In ribasso anche il Dax di Francoforte (-1,9%), il Ftse 100 di Londra (-1%), l’Ibex 35 di Madrid (-0,9%) e il Cac 40 di Parigi (-0,8%). Oltreoceano arretrano Dow Jones (-1,9%), S&P500 (-1,9%) e Nasdaq (-2%), frenate anche dalle complicazioni nell’approvazione dell’agenda economica di Biden.

Ieri, infatti, il senatore Joe Manchin ha fatto sapere che non voterà il pacchetto fiscale da circa 2.000 miliardi di dollari della Casa Bianca, inducendo Goldman Sachs Group a tagliare le previsioni di crescita economica degli Stati Uniti.

L’azionario continua a scontare le incertezze legate alla diffusione della variante Omicron e al ritiro degli stimoli monetari da parte di molte banche centrali per fronteggiare le pressioni inflazionistiche. Il membro del Fomc Christopher Waller ha affermato che l’accelerazione del tapering mette la Fed nella condizione di iniziare a sollevare i tassi di interesse già a marzo.

Fa eccezione la banca centrale cinese che ha tagliato il “loan prime rate”, una mossa che solleva preoccupazioni per una frenata più brusca del previsto della prima economia asiatica.

Per quanto riguarda il Covid, l’Olanda ha imposto il lockdown fino al 14 gennaio mentre la Gran Bretagna non esclude l’introduzione di misure più severe prima di Natale. Negli Usa non dovrebbero rendersi necessarie nuove limitazioni ma gli ospedali si preparano ad un peggioramento della situazione.

Fattori di incertezza che nel complesso alimentano l’avversione al rischio, in un contesto potenzialmente volatile anche per via degli scambi ridotti in concomitanza con l’approssimarsi delle festività.

Sul Forex, in una giornata priva di appuntamenti macroeconomici significativi, l’euro/dollaro risale a 1,13 mentre il cambio fra biglietto verde e yen è in lieve calo a 113,4. Nuovo crollo sui minimi storici per la lira turca, appesantita dalla decisione del presidente Recep Tayyip Erdogan di continuare a tagliare i tassi di interesse.

Tra le materie prime perdono terreno le quotazioni del greggio con il Brent (-5,6%) a 69,4 dollari e il Wti (-6,5%) a 66,2 dollari, appesantite dai timori per l’outlook sulla domanda di carburante in scia alla minaccia di nuovi lockdown.

Sull’obbligazionario, lo spread Btp-Bund risale a 129 punti base, con il rendimento del decennale italiano allo 0,93%.

Tornando a Piazza Affari, fra le big cap le vendite investono soprattutto Cnh (-3,9%), Exor (-3,9%) e Mediobanca (-3,6%) mentre resistono Diasorin (+1,1%), Prysmian (+0,5%) e Terna (+0,3%).