Mercati – Apertura sopra la parità per l’Europa, Ftse Mib a +0,2%

Apertura sopra la parità per le borse europee, nell’ultima seduta prima della pausa per le festività natalizie e dopo gli ultimi studi incoraggianti che hanno alimentato le speranze su un impatto limitato dal diffondersi della variante Omicron.

A Milano il Ftse Mib guadagna lo 0,2% in area 26.880 punti. In frazionale rialzo anche l’Ibex 35 di Madrid (+0,5%), il Dax di Francoforte (+0,4%), il Cac 40 di Parigi (+0,3%) e il Ftse 100 di Londra (+0,1%).

L’azionario globale è in rialzo di circa il 2% fino ad ora a dicembre, ampliando il progresso da inizio anno al 15% e avviandosi a sorpassare i guadagni del 2020 nonostante la volatilità delle ultime settimane.

Il sentiment dei mercati è favorito da alcuni studi che suggeriscono come il nuovo ceppo del virus renderebbe meno probabile la necessità di ricovero per i pazienti rispetto alla variante Delta, sebbene rimanga la cautela per la sua rapida diffusione.

Ricercatori in Scozia e dell’Imperial College di Londra hanno riscontrato un minor tasso di ospedalizzazioni tra le persone infettate con la nuova mutazione del virus.

Nuovi dati che si aggiungono allo studio del Sud Africa secondo cui pazienti affetti da Omicron hanno il 70% di probabilità in meno di sviluppare sintomi gravi e l’80% in meno di essere ricoverati.

Intanto sul Forex il biglietto verde è poco mosso nei confronti delle altre valute, in attesa questo pomeriggio dell’uscita in Usa delle richieste settimanali di sussidi di disoccupazione e dei dati su spesa e redditi personali a novembre.

Il cambio euro/dollaro si mantiene a 1,133 e il dollaro/yen a 114,2. Tra le materie prime stabili le quotazioni del greggio, con il Brent (-0,1%) a 75,3 dollari e il Wti (-0,01%) a 72,8 dollari.

Sull’obbligazionario, infine, lo spread Btp-Bund riparte in area 135 punti base, con il rendimento del decennale italiano all’1,07%.

Tornando a Piazza Affari, bene Buzzi Unicem (+0,8%), Cnh (+0,7%), Poste Italiane (+0,7%), Stellantis (+0,6%) e Leonardo (+0,6%), mentre arretrano Fineco (-0,6%), Recordati (-0,5%) e Moncler (-0,5%).