Mercati – Peggiorano le contrattazioni in Europa dopo virata in rosso USA, Milano a -1,9%

Peggiorano le contrattazioni dei principali indici europei dopo la virata in rosso di Wall Street, con il Ftse Mib di Milano che cede l’1,9% in area 27.629 punti. Il Dax di Francoforte lascia sul terreno l’1,6%, il Cac40 di Parigi l’1,7%, l’Ibex35 di Madrid lo 0,9% e il FTSE100 di Londra l’1,2%.

La partenza incerta dei maggiori indici americani sembra aver intrapreso ora una direzione univoca, con il Nasdaq a -0,7% dopo essersi mosso in territorio positivo. Non sembrano pertanto essere stati ancora accantonati gli effetti delle minutes della banca centrale americana di ieri sera.

Dai verbali del FOMC è emersa l’intenzione di accelerare la rimozione degli stimoli monetari e il rialzo dei tassi per contrastare le pressioni inflazionistiche. Il costo del denaro, in particolare, dovrebbe subire tre ritocchi nel corso dell’anno, forse già a partire da marzo. Notizia che ha spinto in rialzo i rendimenti sull’obbligazionario, con il settore tecnologico particolarmente penalizzato in tale scenario.

La prospettiva di un minor supporto dalla politica monetaria e di un peggioramento delle condizioni di indebitamento si inserisce inoltre in un contesto già appesantito dalla diffusione della variante Omicron, che sta costringendo molti Paesi a introdurre nuove restrizioni per arginare i contagi, rallentando la ripresa economica.