Obbligazioni – Tassi ai massimi da luglio 2020 nell’asta Btp

Andamento sostanzialmente flat per i tassi europei dopo le aste Btp e con gli investitori ancora intenti a valutare gli ultimi dati sull’inflazione Usa nonché le prossime mosse della Fed.

I principali listini continentali si muovono incerti con il Ftse Mib che resiste a +0,3%.

Dai dati macro Usa di ieri è emersa una crescita dei prezzi al ritmo più rapido da giugno del 1982, consolidando le aspettative di un primo rialzo dei tassi della banca centrale americana già a marzo. Segnali che giungono dopo che Jerome Powell ha promesso di contenere le pressioni sui prezzi senza far deragliare la ripresa economica.

Nelle osservazioni preparatorie, il governatore della Fed Lael Brainard ha affermato che affrontare la questione dell’inflazione sostenendo una ripresa inclusiva è il compito più urgente dell’istituto.

Tornando all’obbligazionario stamane il Tesoro ha assegnato Btp a 3 e 7 anni per l’ammontare massimo di 7 miliardi. In particolare, la terza tranche del Btp 15 dicembre 2024 è stata collocata per 3,5 miliardi al tasso lordo dello 0,14%, al top da luglio 2020 e per la prima volta oltre soglia zero da settembre 2020, rispetto a -0,10% di metà dicembre.

La riapertura del titolo 15 febbraio 2029 è stata collocata per 3,5 miliardi a un tasso dello 0,89%, anch’esso al record da luglio 2020, dallo 0,60% dell’asta di metà novembre.

Intanto il rendimento del Btp decennale è sostanzialmente stabile all’1,33% con uno spread in flessione a 138 punti (-1 bp).

Oltreoceano, andamento altrettanto poco mosso per il tasso del T-Bond all’1,75% mentre sul forex il cambio euro/dollaro risale in area 1,146.