Oil & Gas (+0,9%) – In evidenza Saipem (+3,7%)

Chiusura senza direzione precisa per le borse europee, con il sentiment degli operatori diviso tra l’ottimismo per la nuova stagione delle trimestrali e i timori per il rialzo dei rendimenti obbligazionari.

Fanalino di coda Milano, dove il Ftse Mib ha archiviato le contrattazioni con un -0,4% a 27.370 punti. Il Ftse Italia Petrolio e Gas Naturale ha segnato un +0,9%, rispetto al +0,8% del corrispondente indice europeo.

Quotazioni del greggio sono in rialzo per il quarto giorno consecutivo, consolidando i massimi dal 2014 dopo che un oleodotto che collega l’Iraq alla Turchia è stato colpito da un’esplosione, rallentando le forniture.

Secondo il report mensile dell’Agenzia internazionale dell’energia, il surplus globale di offerta si sta restringendo e la domanda di petrolio è sulla strada per tornare sui livelli pre-pandemia di 99,7 milioni di barili al giorno avendo subito solo un impatto molto limitato dalla variante Omicron.

L’agenzia con sede a Parigi ha alzato le previsioni sulla domanda globale di 200.000 barili al giorno sia per il 2021 che per il 2022, mentre i consumi cresceranno rispettivamente di 5,5 milioni e di 3,3 milioni di barili al giorno.

Tra le big del comparto bene in particolare Saipem (+3,7%), con gli acquisti che hanno premiato anche Eni (+1,1%). Invariata Tenaris, che rifiata dopo i guadagni delle sedute precedenti.

Nel segmento delle piccole e medie capitalizzazioni in rialzo Saras (+1,6%), mentre ha chiuso in rosso Maire Tecnimont (-4,9%).