Obbligazioni – Sold out di bot semestrali per 6 mld con tasso ancora negativo

Tassi perlopiù poco mossi per l’obbligazionario europeo all’indomani della riunione della Federal Reserve e delle parole di Jerome Powell e dopo il sold out dell’asta di bot semestrali.

Listini continentali incerti con il Ftse Mib salito sopra la parità a +0,5%.

Ieri la banca centrale americana ha lasciato il costo del denaro al minimo, nel range tra 0 e 0,25%. La previsione è di alzare il tasso di interesse “presto”, probabilmente a marzo, nel prossimo meeting del Fomc anche se il presidente Powell non si è espresso su quale sarà la dinamica dei rialzi. Gli analisti ne prevedono tre, forse quattro nel 2022.

Il numero uno dell’istituto centrale ha affermato che si registra “un mercato del lavoro molto forte e un’inflazione che è largamente al di sopra del nostro obiettivo del 2%” preannunciando un’azione “nel momento appropriato per evitare che l’alta inflazione possa radicarsi nell’economia”.

Powell ha inoltre comunicato che “entro i primi di marzo” si concluderà “il quantitative easing”, ovvero gli acquisti dei titoli sul mercato che hanno supportato l’economia in particolare nel periodo di piena pandemia.

Sullo sfondo restano monitorate le tensioni geopolitiche con la Russia che “ha ammassato oltre 100mila soldati ai confini con l’Ucraina, altre truppe sono in arrivo e c’è una concentrazione significativa anche in Bielorussia”, secondo quanto riportato dal segretario della Nato Jens Stoltenberg.

Tornando all’obbligazionario, nell’asta dei BOT con scadenza il 29 luglio 2022 è stato collocato l’intero ammontare offerto di 6 miliardi con rendimento ancora negativo e pari a -0,488% (-0,563% nell’asta di novembre 2021), ai massimi comunque dallo scorso aprile.

Nel frattempo il tasso del Btp decennale è sostanzialmente stabile all’1,39% con uno spread a 144 punti (-2 bp).

Oltreoceano il rendimento del T-Bond cala all’1,84% (-3 bp) mentre sul forex il cambio euro/dollaro ridiscende sotto quota 1,12.