Wall Street accelera la fase di recupero, iniziata nel finale della scorsa ottava, e mette a segno un rimbalzo significativo tra i titoli tecnologici, indistintamente sia a larga che piccola capitalizzazione.
Netflix e Tesla guadagnano oltre il dieci per cento, Nvidia e AMD tra il sette e l’otto, Amazon e Facebook oltre il tre.
Il Russell 2000 avanza del 3,0% tornando al di sopra dei 2.000 punti, lo S&P500 del 1,9% superando quota 4.500 e il Nasdaq del 3,4%. Fanalino di coda il Dow Jones con un progresso del 1,2%.
Grazie al progresso delle ultime due sedute il Nasdaq evita di chiudere il peggior gennaio (-9%) di sempre, limitandosi alla seconda posizione dopo l’inizio anno del 2008 (-9,9%).
Accelera al ribasso il VIX con una flessione del sette per cento a quota 24,85 punti.
Sul mercato obbligazionario seduta con rendimenti stabili sulla parte lunga della curva dei tassi di interesse ed il Tbond che si mantiene al 1,78%.
Materie prime anch’esse poco mosse con i metalli preziosi in timido recupero, agevolati dalla debolezza del biglietto verde, ed il petrolio che continua a salire (+1%) superando anche gli 88 dollari al barile, nuovo massimo dal settembre 2014.
Sul mercato valutario, il dollaro termina un mese di rafforzamento con una discesa di una intera figura a 1,124 nei confronti della moneta unica.