Mercati Usa – Seduta incerta

Partenza di settimana in altalena con i listini che tentano, invano, una nuova accelerazione ma vengono depressi nel finale in attesa del dato mensile sull’inflazione di gennaio che sarà pubblicato giovedì, prima dell’apertura delle contrattazioni.

Il bilancio della seduta registra il Dow Jones invariato, lo S&P500 in calo dello 0,4% ed il Nasdaq dello 0,6% con il secondo indice che cede la soglia dei 4.500 punti ed il listino tecnologico che invece riesce a chiudere appena al di sopra di quota 14.000.

Il Russell 2000 rimane l’unico listino principale che riesce ad avanzare di mezzo punto percentuale.

Tra i titoli tecnologici a maggiore capitalizzazione riparte la discesa di Facebook che lascia sul terreno altri cinque punti percentuali.

VIX in ribasso (-2%) a quota 22,8 dopo un balzo iniziale (+7%) fino a 24,8.

Sul mercato obbligazionario seduta con rendimenti in discesa, dopo il balzo nell’ottava precedente. Il Tbond cede due punti base chiudendo al 1,90%.

Tra le materie prime si ferma, per un giorno, il rally del petrolio (-1%) che termina poco al di sopra dei 91 dollari il barile.

Buona seduta invece per i metalli preziosi con l’oro che guadagna quasi l’uno per cento e l’argento ben oltre il due.

Sul mercato valutario, il dollaro torna lievemente a rafforzarsi terminando a 1,143 nei confronti della moneta unica.